Tornano i genovesi Burn the Ocean dopo cinque anni dalla loro precedente fatica discografica.
Quello che ci presentano è un buon mix tra stoner, hard rock moderno e alternative. Le tracce pur rimanendo ben ancorate ai generi di riferimento non sono quasi mai banali e gli arrangiamenti sono sempre ricercati per tutti gli strumenti. Ho detto quasi mai banali, perché a volte, specialmente a inizio brano si parte con riff già ascoltati qua e là da qualche altra parte in quanto tipici di queste coordinate musicali ma non fraintendetemi, non è un fattore negativo in quanto dopo avere proposto un determinato giro per qualche secondo, senza farci gridare al miracolo compositivo, tutto cambia in modo imprevisto e sempre originale. La voce si dimostra versatile e, anche se la preferisco quando è sporca, riesce a essere incisiva anche sui puliti. Questa ricercatezza è sicuramente aiutata da una buona produzione, dato che ogni singolo strumento si sente bene quando e dove si deve sentire, a riprova che non solo il quartetto genovese ha fatto le cose per bene, ma si è affidato a sapienti mani che hanno valorizzato il loro sound. In questo caso parliamo di Fabio Palombi a produzione e missaggio e Giovanni Versari al mastering.
Se vogliamo dei riferimenti stilistici ho trovato echi di Spiritual Beggars, Queens of the Stone Age, Kyuss ma sarebbe riduttivo identificarli solo con le suddette band in quanto i pezzi riescono sempre a trovare sviluppi originali. Personalmente i brani che particolarmente hanno catturato la mia attenzione sono stati ‘Plastic Wisdom‘ e ‘In Solitude‘, a mio avviso il migliore del lotto, anche se vedo come uno dei punti di forza dell’album il potere essere assimilato diversamente da persona a persona nonostante le coordinate siano ben chiare.
In conclusione: lavoro ben fatto e speriamo di non dovere aspettare altri cinque anni per sentire nuovo materiale.
Davide Laugelli
TrackList
- Almost Gone
- Precious Things
- Knives
- Confined
- Plastic Wisdom
- The Botch
- Morning Light
- The Ruins
- In Solitude
- Necessary Pain
- Anno: 2023
- Genere: Stoner Hard Rock Alternative
- Etichetta: Argonauta Records
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