Da una band sarda all’altra, questo per le mie due ultime recensioni, ma generi completamente diversi. Oggi mi occupo del rabbioso Ep d’esordio degli Hold Me Tight promotori di un prepotente hardcore anni 90 con venature metal, sotto certi aspetti vicino agli Hatebreed. Sei brani per il quartetto capitanato dalla figura femminile di Francesca alla voce, finito con il loro video singolo omonimo sul canale you tube ‘Hardcore Worldwide‘, nota di merito non da poco.

I sei brani hanno le ritmiche tipiche dell’hardcore punk e le sferzanti chitarre derivate dal metal, pochi minuti bastano e avanzano per darci la cifra stilistica del gruppo, che definirei una delle migliori promesse tricolori nel genere.

Filth Like You‘ apre a manetta i motori la chitarra di Nico è affilatissima, la sezione ritmica pesta durissimo e dopo qualche alternanza di cambi di tempo ne esce fuori tutta la rabbia repressa descritta dai testi della stessa Francesca. Descrizioni di momenti di vita difficili e di incazzarture verso amicizie deludenti, o comportamenti e stati mentali molto gravi. Si prosegue con la fiammata hardcore di ‘Straight Talk / Grow Up!‘, un minuto violentissimo che da poi spazio a ‘Looking Inward‘ dalla costruzione più articolata che sfocia come al solito in un attacco sonoro violento.

La titlle track sprigiona rabbia da tutti i pori parlando di temi delicati quali salute mentale, abusi di sostanze e la stigmatizzazione delle stesse questioni nella società. impressiona la potenza della parte ritmica che ci travolge senza pietà.

Questo Ep è l’apripista di un full-lenght che il quartetto di Cagliari sta preparando e che viste le premesse si prospetta come un’autentica bomba. ‘Blasting The Walls Of Misery‘ ne è la prova diretta di quanto sappiano coinvolgere, in sede live immagino pogo furioso sotto il palco. L’ep viene chiuso da ‘The Empty‘, inizio sfolgorante con la chitarra in bella evidenza ma poi parte il treno ritmico e non si fanno prigionieri, la locomotiva costituita da basso e batteria deflagra in tutta la sua straordinaria rabbia, eccelsi.

Per noi vecchietti incurvati dai dolori questo potrebbe essere un disco letale, ma io mi lego alla sedia e riparto con l’ascolto.

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

  1. Filth Like You
  2. Straight Talk / Grow Up!
  3. Looking Inward
  4. H.M.T.
  5. Blasting the Walls of Misery
  6. The Empty
  • Anno: 2023
  • Genere: Hardcore Metal
  • Etichetta: Autoprodotto/Epidemic Records

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