Gli Aran Angmar, band dal tratto internazionale (ma con anima “bolognese”), tornano a distanza di due anni con il loro secondo lavoro.

L’evoluzione del loro sound è evidente, pur non trattandosi di uno “strappo” rispetto al debutto.

La band è maturata, affinando le armi, sia in temini di struttura dei pezzi, sia in termini di produzione.

I suoni sono oggi più maturi, frutto di un evidente processo di “digestione”, intesa quale conquista di una sempre maggiore consapevolezza nei propri mezzi.

Il risultato è un album ben fatto, ben registrato, intenso, cattivo e melodico al punto giusto.

Si tratta di un black metal assolutamente al passo coi tempi. Un black metal che, pur riprendendo la lezione dei maestri del genere e, quindi, pur mantenendo il lato “ortodosso” della proposta, si tinge poi a nuovo, pescando in sonorità più pulite, piene, potenti. Sonorità più “ad effetto”, possiamo dire.

Risuonano spesso i Watain, con tutta la loro furia, come pure soluzioni più ragionate alla Dissection.

Forse, in tutto questo, manca un po’ di personalità. Non che io ricerchi per forza l’originalità, considerandola elemento imprescindibile di una proposta. Però, quando viene meno, il prezzo che si paga è sempre quello della prevedibilità delle soluzioni adottate. Manca, in sostanza, quel salto sulla sedia che differenzia una proposta ottima da una che lascia il segno.

Ma, detto questo, e mantenendosi nei confini del freddo giudizio di un recensore, è un album nel quale fai fatica a trovare dei difetti.

È tutto al posto giusto. Ed ogni nota è suonata al momento giusto.

Per gli amanti del genere è una manna.

Ribadisco: un ottimo lavoro. Non so se rimarrà a lungo nella memoria degli aficionados, ma è un prodotto confezionato con attenzione, dedizione e preparazione tecnica, qualità che non possono non essere apprezzate, e di fronte alle quali è sempre doveroso togliersi il cappello.

 

 

Maurizio Gambetti

 

TrackList

  1. The Womb of Dreams
  2. Cycles of Destruction
  3. Abyssal God
  4. The Antagonist
  5. An Astral Portrait
  6. Atavism & Dying Stars
  7. Spectral Enigma
  8. The Poison Chalice
  • Anno: 2023
  • Genere: Black Metal
  • Etichetta: Hellstain Productions

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