No, questo nuovo lavoro da parte del progetto partorito dalla poliedrica mente di Alessandro Schumperlin, non mi ha convinto pienamente. Ho ascoltato diverse volte questi undici pezzi da cima a fondo, dal primo all’ultimo e viceversa, ma c’è sempre un qualcosa che mi trascina verso una critica non troppo positiva.

Di fondo c’è una sorta di scimmiottamento della band tedesca dei Rammstein: non è bastevole cantare in tedesco (non mi pronuncio sulla pronuncia -scusate il gioco di parole- perchè a parte quelle decine di parole che usavo in gioventù durante l’estate, non ne so minimante un’acca), inserire qua e là dei commenti tastieristici pseudo Nu Industrial Metal, al fine di ricreare le stesse situazioni di dinamismo sonoro del gruppo teutonico.

Anche le strutture chitarristiche spesso appaiono basilari ed elementari e sono, nelle loro esecuzioni, estremamente vicine ai vocalizzi del cantante di turno (si alternano timbri maschili e femminili): o gli accordi seguono la voce, oppure le linee melodiche sono state studiate a tavolino per seguire scolasticamente il susseguirsi dei vari riff. Non si percepisce indipendenza fra le due parti.

Al di là che la produzione non risulti eccelsa, ma questo aspetto fa anche parte di una certa situazione che giustamente deve perdurare altrimenti si perderebbe quel senso di appartenenza ad un mondo, quello musicale underground, che rischia seriamente di scomparire. Ma a parte questo, sono proprio le canzoni che non riescono a decollare (non tanto per le tematiche trattate per altro molto interessanti), non hanno quel quid che le faccia avere una marcia in più: purtroppo nemmeno la presenza di Chiara Manese (mezzo soprano e fotomodella, sulle cui qualità sia estetiche che tecniche non si può sollevare alcuna obiezione) riesce a spostare i pezzi da quell’ovvio e scontato accostamento ai Nightwish. C’è da dire però, ad onor del vero, che la magnifica voce della Manese esce in tutta la sua bellezza, freschezza e pulizia in due pezzi di questo album: “Alchemical Passion” una ballad di ispirazione southern, una chitarra acustica che oscilla fra i Boston e i Depeche Mode, semplice ma efficace il giro degli accordi in minore che supporta magnificamente l’emozionante voce della mezzo soprano; l’altra traccia è “Seele” meno diretta ma non per questo meno convincente, una interpretazione tecnica e passionale, una drammatizzazione di scenari post atomici.

Sicuramente la band saprà produrre altro materiale di diverso tiro rispetto a quello attuale che rimane un po’ sul vorrei ma non posso-

 

Leonardo Tomei

 

Tracklist:

  1. Premonition
  2. Alpha
  3. Seele
  4. Auspizium
  5. Wie Geht Es Dir
  6. Deviation Into Exit
  7. Du Bist Nicht Da
  8. Alchemical Passion
  9. Schatten
  10. Wrong Soul
  11. Verdammter Traum
  • Anno: 2023
  • Genere:
  • Etichetta: Sleazsy Rider

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