Dopo il validissimo Time Travel Artifact del 2019, passato sfortunatamente un po’ in sordina, tornano i lombardi Degrees of Truth con il nuovo album “Alchemists” per Scarlet Records. Prima release con la nuova lead singer Claudia Beltrame e coordinate stilistiche sempre orientate al symphonic-progressive metal.

L’impatto vocale di Claudia è a dir poco entusiasmante e sia la band che la produzione sonora di questo “Alchemists” rendono ampio merito alle sue doti.

L’album in realtà insinua delle prerogative nuove nel sound dei Degrees of Truth, a mio avviso per valorizzare l’economia di ogni singolo brano, per rendere il tutto più immediato e coinvolgente. Direi che la componente “progressive” che rimane predominante è maggiormente legata all’armonia ed alla ricercatezza sonora.

 

Dopo l’introduzione cinematica di “Imperfect Concotion” dalle vivide tonalità epiche, “Godless Symphony” divampa in tutta la sua brillantezza. “Follow me….”, la lirica in apertura, è anche un chiaro invito ad addentrarsi nelle emozionanti sfaccettature melodiche dei Degrees of Thruth.

“Over the Tide” risolleva l’anima progressive dei Degrees of Truth con l’approccio da rock-opera  (se vogliamo alla Ayreon) e la freschezza di un brano di immediato effetto. “Flightmere”, altro brano riuscito, vede un’arrangiamento ed una performance vocale/melodica di grande spessore intessuta su una ritmica solida ed eclettica. “Wreckage of a Lifetime” più muscolare e moderna, mostra quella sfaccettatura heavy intessuta di elettronica che la band aveva tenuto nella faretra fino a questo momento. Dopo “Misconnection” ballad emozionale del lotto, “Tiny Box of Horrors” raccoglie tutte le peculiarità di “Alchemists” spingendone in alto ed in luce i pregi. “Thread of Life” dalle tematiche futuristiche, preme l’acceleratore sul progressive e torna ad avvicinarsi a certe cose di Arjen Anthony Lucassen, senza risultare derivativa; eccellente l’arrangiamento e la performance di Gianluca Parnisari (Synths). “Bound to Rise” dall’intenzione più heavy vede la presenza di Richard Henshall (Haken) come ospite speciale. L’album si chiude con la titletrack “Alchemists” che non si spinge oltre a quanto di buono abbiamo sentito in precedenza ma è perfetta per chiudere l’album con il suo crescendo ed il suo tema lirico auto-celebrativo.

 

In un genere fortemente inflazionato da numerose band di riferimento è sicuramente difficile ritagliare una propria identità. Si nota la volontà dei Degrees of Truth di far prevalere certe caratteristiche senza compromettere l’ispirazione artistica. Direi che da questo punto di vista la piena maturità stilistica non è stata ancora centrata ma i presupposti ci sono tutti e “Alchemists” è sicuramente un ulteriore passo verso una affermazione più ampia.

 

Consiglio caldamente “Alchemists” a tutti, un album veramente molto bello, ispirato, suonato ed inciso in maniera eccellente!

 

 

 

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TrackList

  1. Imperfect Concoction
  2. Godless Symphony
  3. Over The Tide
  4. Flightmare
  5. Wreckage Of A Lifetime
  6. Misconnection
  7. Tiny Box Of Horrors
  8. Thread Of Life
  9. Bound To Rise
  10. Alchemists
  • Anno: 2023
  • Genere: symphonic-progressive metal.
  • Etichetta: Scarlet Records

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