MI sono felicemente imbattuto nel progetto ROTGOD in passato, osservando alcuni brani che mi avevano convinto per la fresca potenza dritta in faccia. Nato nel 2015 in Sicilia dalla mente del prodigio Noise Maniakk questo progetto parte dalla volontà di ritrovare quel timbro sonoro ferocissimo, sperimentale e folle di quella stagione degli 80’s imbrattata di bands che come una nube scura e tossica proponevano opere in bilico tra il thrashcore e l’Hardcore, dando la scheggia di pazzia per la nascita del Grind o varie forme del Metal estremo degli anni a venire, ma mantenendo a tutti gli effetti un mini sottogenere (e un attitudine) a sè.
Partendo da questo punto Noise Maniakk inietta nella musica una dose abnorme di nichilismo, demenzialità dissacrante portata al parossismo (senza scadere nella demenzialità vuota e fine a se stessa) scagliandosi veramente contro tutto e tutti.
Unendo le forze insieme ad altre forze giovani della scena siciliana (nomi del calibro di Eraser, Spasticus, Trinakria, Skeletal Gore e Radix Malom) viene dato alla luce questo EP “Jesus Christ Pornostar“, un titolo che lascia subito capire la pasta di cui è fatto, rincarando la dose con una copertina raffigurante la Sindone rimaneggiata in modo….particolare!
Fuoco alle polveri con l’opener “Ouverture“, un brano strumentale dal sapore assolutamente anni 80, l’arpeggio iniziale con tipico riverbero ad hoc e un riffing assolutamente Thrash poderosissimo, ed echi maideniani durante l’accelerarsi del tempo infrangendosi in un finale umoristicamente non sense per passare poi a “Passion“, tra cavalcate in palm mute e spruzzate noise deliziose e taglienti, il cantato in scream si mostra altamente espressivo e satiricamente fuori di testa esplodendo poi nella seconda parte a tempo sparatissimo da pogo feroce.
“Death (by orgasm)” apre subito senza darci tempo di respirare con il suo riff maligno death/thrash sparato a mille (ottimo il lavoro drumming serrato) ricordando la lezione impartita dai Bulldozer mentre “Mourning” frena di botto la velocità piazzandoci in una voragine nera dal sapore addirittura Black Metal, lento e maligno impennandosi improvvisamente in un uragano in stile Celtic Frost , sporcato poi a pennello da trovate goliardiche spassosissime.
“Resurrection” è il brano più lungo dell’opera dominato da un buon medio tempo Thrash infranto da un marasma psichico dominato dal Noise più puro e spasmi HC, ovviamente la feroce goliardia non manca e dà più potenza al tutto portandoci alla titletrack “Jesus Christ Pornostar“, pochi attimi per demolire qualunque cosa col suo proto-Grind che ci spacca letteralmente i denti.
L’EP si chiude con un outro inizialmente all’insegna della strafottenza più assoluta per poi spegnersi con l’enigmatico arpeggio iniziale in dissolvenza.
A pieni voti il progetto ROTGOD riesce a riproporre molto bene quelle sonorità appartenenti a quella irripetibile stagione riuscendo a dargli una nuova linfa vitale per scagliarla verso il futuro, unendo sapientemente questo con tecnica ed inventiva molto buone e teatralità divertente ben amalgamata al tutto!
A tutti i veterani e alle nuove leve consiglio vivamente di supportare i ROTGOD!
Bel lavoro!!
Draugar
TrackList
- Ouverture
- Passion
- Death (by orgasm)
- Mourning (necrophiliac kleptonymphomania)
- Resurrection (by orgasm)
- Jesus Christ Pornostar
- Outro
- Anno: 2023
- Genere: Thrashcore Hardcore
- Etichetta: Autoprodotto
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