Fare un album di sole cover è decisamente un azzardo, ma Rusty, cantante dei Klogr, non si è posto il problema e si è cimentato su 10 canzoni, 5 in studio e 5 live, che da sempre ne accompagnano il suo percorso musicale (da qui il titolo ‘Genetic Code‘) come fonti d’ispirazione.

Versioni non sempre vicine all’originale ma con qualche tocco personale come in ‘Everlong‘, che in versione acustica risulta più melodica ma al tempo stesso più affascinante. Tornando indietro non mi dispiace la versione primitiva di ‘Come As You Are‘, sorvolo su ‘Like A Stone‘ che non è mai stata nelle mie corde, pur riconoscendo il buon lavoro fatto da Rusty, mentre mi soffermo su ‘Hurt’ che il nostro singer riesce a reinterpretare in maniera efficace fondendo parti industrial ad altre più acustiche, trovando una via di mezzo tra la versione Nine Inch Nails e quella più affascinante di Johnny Cash. Certo che interpretare brani di giganti della scena musicale non è facile, ma questa versione rende onore al nostro cantante. Non conoscevo ‘Something To Remind You‘ e ne ho apprezzato il flavour che emana. La versione troppo elettronica di ‘Rusty Cage‘ sinceramente non mi emoziona, rendendo troppo algido un brano che ha nella prepotenza il fascino vincente, e non è l’inserimento nella parte centrale di ‘Another Brick The Wall‘ a farla risultare interessante al mio giudizio.

Al tempo stesso non mi convince neppure ‘The Bitter End‘, nonostante l’impegno che emerge sia nelle parti vocali che nella sezione ritmica.

Mi emoziona la versione di ‘Billie Jean‘ molto sentita l’interpretazione di Rusty, che omaggia la versione di Chris Cornell con massimo rispetto, bravo. ‘Seven Nation Army‘ subisce lo stesso trattamento di ‘Rusty Cage‘, elettronica in eccesso, forse troppa, ma è un mio parere, probabilmente ad altri piacerà.

L’album si chiude con ‘Thank You‘ anche questa si propne con rispetto verso i maestri Led Zeppelin e conclude in bellezza un album controverso e coraggioso, che mette in luce le capacità del nostro Rusty.

 

Gary Stone

 

TrackList

  1. Come As You Are (Nirvana)
  2. Like A Stone (Audioslave)
  3. Everlong (Foo Fighters)
  4. Hurt (Nine Inch Nails)
  5. Something To Remind You (Staind)
  6. Rusty Cage (Soundgarden)
  7. The Bitter End (Placebo)
  8. Billie Jean (Chris Cornell)
  9. Seven Nation Army (The White Stripes)
  10. Thank You (Led Zeppelin)
  • Anno: 2023
  • Genere: Rock
  • Etichetta: Autoprodotto/Superbia Music Group

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