Un goth moderno, molto moderno per questo quartetto bolognese. Per certi versi i richiami industrial soprattutto in canzoni come ‘Atelophobia‘, che con le chitarre djentose rimangono subito addosso e fanno scuotere la testa.

I brani sono tutti ben bilanciati sonoramente, si sente tutto molto bene, le voci non sono sacrificate dal tiro e neanche viceversa quindi ottima produzione. Alcune incursioni Rap, come nella title track rendono questo lavoro ancora piu’ eterogeneo di quello che potrebbe sembrare per qualcosa del genere, anche se in alcuni frangenti i riferimento ai Lacuna Coil sono inevitabili, vista anche la collaborazione del bassista Marco Zelati in questo disco.

Fukushima ha un’anima propria e un carattere che emerge canzone dopo canzone, e vi darà delle belle sensazioni soprattutto se siete alla ricerca di ritmi graffianti e contrapposizioni ricercate.
Il lavoro rimane dall’inizio alla fine sempre molto godibile e mi è piaciuto molto.

Un disco da ascoltare a mente assolutamente aperta senza andare a incastrarsi in paragoni che possono apparire scontati ma come dicevo prima, questo lavoro ha una sua anima, e un proprio dipanarsi attraverso la cura dei testi, del tipo di sonorità scelte che gli danno assolutamente una personalità e un carattere proprio.
Per quanto mi riguarda, band da ascoltare assolutamente.

 

May

 

TrackList

1. Genesis
2. Skinless
3. Hopeless
4. Atelophobia
5. Nadir
6. Broken
7. Relief
8. Resilience
9. Fukushima

 

  • Anno:  2023
  • Etichetta: Ad Noctem Records
  • Genere: Gothic Industrial

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