Sono piacevolmente incappato nei Loose Sutures, bizzarro progetto nato nella profonda Sardegna nel 2019 fondendo attitudine di strada all’ennesima potenza e una sperimentazione sonora di indubbio interesse, con forti elementi Stoner e Garage Punk conditi con un frizzante gioco di fuzz e riff stupendamente settantiani, altro dettaglio da sottolineare una forte vena visiva e lirica improntata sul cinema di genere di quegli anni (da appassionato non potevo che gioire), storie raccapriccianti e tutte le perversioni immaginabili in chiave ironica e “filmica” circondando il tutto con voci immerse in un sinistro riverbero molto particolare.

Mi trovo davanti alla loro nuova uscita “Sado Sex For Dummies“, un titolo che mette subito le cose in chiaro su cosa voler trasmettere, impattato in un artwork che pesca a piene mani da quel cinema irripetibile citato sopra, nudità rituale diabolica, come dicevo in modus “cinema 70”  tipica di una branca dello Stoner.

 

Iniziamo in modo esplosivo con “Highway Shooter” che ci spiazza con una bella ritmica garage e chitarre virtuose e ronzanti, il cantato entra subito in testa, ottimi anche i cambi di tempo più sabbathiani e assoli sporchissimi e cafoni.

 

Another Hell” spinge in un fiume pieno di fuzz con una tempistica media doomeggiante ben bilanciata con progressivi assolini e un ottimo ritornello psichedelico a dir poco lacerato tutto dalla voce, schiantandosi nel basso ipnotico di “Sadism And Gallows” ove una certa vena “progressive 70” serpeggia ovunque nei riff sporcandosi nel Noise e riverberi in modo sublime.

 

White Line” vira decisamente verso un impetuoso Stoner con batteria scoppiettante e un riff tagliente per poi fermarsi in un incedere pieno di pathos lento e psicotico, anche qui ottima prova di batteria e della coesione tra gli strumenti.

 

Kinky Katy” è il brano più sfrontato ed ironico del lotto spingendo a tutto gas in modo Garage Punk in modo praticamente perfetto, un intermezzo cerebrale molto emozionante e una metrica molto coinvolgente che ci porta a “He’s My Friend” che, confesso, mi ha riportato alla mente, sia nella composizione sia nei suoni e nel cantato, ai tempi più rumorosi e maleducati di band del calibro di Mudhoney e simili, Punk Garage nervosissimo che graffia le orecchie dalla prima all’ultima nota e voce strafottente.

 

Il nome “Cowbell From Hell” mi ha fatto pensare ad una sorta di simpatica e giocosa satira di quella “Cowboys From Hell” dei Pantera che tutti conosciamo ma non è dato saperlo, basta pensare che è un altra scheggia di buon hard rock 70 che finisce in breve tempo ed apre le porte alla conclusiva “Black Star Flashing” dall’atmosfera misteriosa e fumosamente notturna, riff sabbathiani slabbrati in modo quasi Sludge riportando alla mente un pò i Melvins oppure il famoso “lato B” di “My War” dei Black Flag riletti in modo eccellente in questo caso sofferto e pittoresco chiudendo con un lungo ottimo riffing hard blues ispiratissimo veramente da applausi.

 

Posso certamente dire che per me questo “Sado Sex For Dummies” riporta vitalità e freschezza ad uno stile (in questo caso più stili) che ha sempre avuto molto da dire e continua ad essere una tradizione solida e sempre fertile, sicuramente una band unica nel panorama italiano con forte personalità che merita di essere scoperta e riscoperta (ed ovviamente supportata all’ennesima potenza!) e li consiglio veramente a tutti!

Bel lavoro!!

 

 

Draugar

 

TrackList

  1. Highway Shooter
  2. Another Hell
  3. Sadism and Gallows
  4. White Line
  5. Kinky Katy (feat. Alain Johannes)
  6. He’s My Friend (feat. Nick Oliveri)
  7. Cowbell From Hell
  8. Black Star Flashing
  • Anno: 2023
  • Etichetta: Electric Vallley Records
  • Genere: Stoner Garage Punk Fuzz

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