Dal tardo 2011 ad oggi gli Sleazer si sono evoluti, apportando cambiamenti nella loro line up, ma niente cambia nel loro modo di vedere la musica heavy metal che si conferma con un classico sound US con accenni melodici e speed, veramente veloci.

Infatti anche in questo nuovo album “Deadlights”, prodotto dalla casa discografica Steelshark Records, il quintetto presenta una base heavy metal d’oltreoceano ben strutturata ed ispirata agli anni ’80 e ’90, ma ogni brano viene caratterizzato dalla personalità di questa band (che di personalità ne ha da vendere) e da parti melodiche accostate da ritmi speed.

L’album si apre con un intro di poco più di un minuto e mezzo che ci trasporta in maniera avvincente al primo brano, che da il titolo al full lenght, “Deadlights”, il quale ha una base classica con ritmi veloci ed una voce che si fa notare.

Proseguendo troviamo “Speed of Fright”, che rispecchia al cento per certo il titolo; brano molto veloce e potente, con un ritornello piacevole che ci dà l’opportunità di prendere fiato e continuare… fino a ‘Sarnath‘, sempre veloce ma con un sound molto più classico rispetto al brano che la precede.

A questo punto, quasi alla metà del disco troviamo una canzone più melodica (‘All My Words Inside‘) spinta da una chitarra eccezionale e con ritmi elevati, che però riescono a rimanere in tema melodico; possiamo apprezzare molto la voce di Roberto Cenci che ci da prova di saper modulare alla grande le sue corde vocali.

Andando avanti ed iniziando la seconda parte del disco, se ci eravamo riposati, se eravamo in procinto di una siesta, beh, scordatevela perché i due brani successivi (‘Of Storm And Steel‘ e ‘Black Witch‘) sono pura potenza a ritmi speed.

Il tutto rientra con il sound classico\melodico a tratti speed di “Horror at Red Hook” per poi cambiare di nuovo in una track melodica, sempre con caratteristiche heavy: “Night Desire”.

Visto che siamo quasi alla fine, gli Sleazer sembrano cambiare struttura e corpo e per poco più di un minuto in “All the Edge of Madness”, creando un sound quasi dark ma che si trasforma subito in una potente song ritmata con cori suggestivi, una chitarra che urla, un brano che non ti aspetti.

Alla fine di un disco, ti aspetti sempre più o meno una canzone più melodica o rilassante ed invece, anche qua, gli Sleazer si scatenano, chiudendo con “Sky Turns Red”.

Da notare in questo album, come sia naturale per la band, saper accostare la tradizione metallara alla parte melodica, aumentando (a volte anche più di quello che ci aspettiamo) la velocità di ritmo di batteria o chitarra, rendendo decisamente potenti i loro brani.

Oltretutto la voce di Roberto Cenci riesce a mutare con facilità all’interno di una stessa canzone, cosa che rende ancora più interessante il brano.

Non indifferente è, sicuramente, la loro personalità nel saper essere creativi ispirandosi a dei mostri sacri del metal, senza risultare scontati.

 

Un album ben riuscito con scatti da centometristi per poi ritrovarsi sempre insieme al traguardo, dando vita ad una musica di notevole valore.

 

Fefo Wylde

 

TrackList

  1. Sewer Maze
  2. Deadlights
  3. Speed of Fright
  4. Sarnath
  5. All My Words Inside
  6. Of Storm And Steel
  7. Black Witch
  8. Horror At Red Hook
  9. Night Desire
  10. At The Edge Of Madness
  11. Sky Turns Red
  • Anno: 2023
  • Etichetta: Steelshark records
  • Genere: Heavy Metal

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