Il percorso musicale di ognuno di noi è caratterizzato spesso da alti e bassi, da litigi e confronti, di incontri improvvisi e di rotture strazianti. Questi undici pezzi sono il prodotto della vita artistica del quarantatreenne Paolo Benedetti, labronico verace (emerge in tutta la sua schiettezza nel cantato), lavoro che ha visto la propria genesi nei primi anni di questo secolo. Una gestazione lunga e ponderata.

Con Gentilezza” viene sintetizzata quella che è stata l’esperienza e la crescita del Benedetti (coadiuvato in questo progetto da Dario Gentili alla batteria e Fabio Fantozzi al basso), si riesce a rimarcare ed evidenziare il grandissimo desiderio, innato probabilmente in ognuno di noi, di dare al prossimo un qualcosa, di comunicare, di lasciare un segno, una traccia della nostra quotidiana vita. Una sorta di mettere un punto alla propria esistenza fra ricordi del passato, resoconti sul presente ed una ri – organizzazione sul futuro: un continuo mescolarsi di emozioni, un lungo viaggio fra fughe dall’ordinario ed il pressante e ritorni alle radici, alla casa, ai luoghi conosciuti ed accoglienti, carichi di riferimenti.

Sempre Uno Più Di Te“, dal sapore cantautorale, ci immerge nella vasca calda del profondo intimo degli spazi emozionali, toccando delicatamente il nostro cuore con arpeggi ed accordi di una chitarra percepita come fuori da uno spazio preconfezionato.

I riferimenti musicali vanno nella direzione dell’universo grunge e di tutte le sue innumerevoli diramazioni classificate come post di altro. La cosa interessante è  che tutte quelle dinamiche vengano qui assorbite e rilette dal gusto personale del trio livornese.

Altro momento delicato del disco, che ci porta dentro il mondo personale del nostro livornese, è rappresentato dal brano “Settantuno“: il Benedetti apre le porte della cassaforte segreta contenente le sue delusioni, ha il coraggio di raccontarsi e di narrarci di sensi di colpa, di solitudini e di relazioni finite (anche troppe) e di gettare uno sguardo a frammenti di realtà quotidiane, quelle di minestre riscaldate, giornali vecchi e angoli di polvere. Il brano pone un interrogativo sul fatto che stiamo contando, ma in realtà cosa o chi? In realtà facciamo un conto, ne fissiamo il conto, o veramente il nostro vivere è davvero importante per il nostro prossimo?

Scevro da giudizi, lontano dal lanciare proclami, citando così apparentemente con nonchalance Robert MusilPaolo con educazione ed in punta di piedi ci permette di dare una occhiata, giusto una sbirciatina, sulla parte meno luminosa delle esistenze: ebbene sì ogni tanto bisogna pur fermarsi, non si può far scorrere il tedio della vita di tutti i giorni come pagine sbiadite di un libro ormai logoro e scritto male; i momenti, quelli critici, anche quelli vanno vissuti, come entrare dentro un tunnel dove la luce esiste in due punti (dipende verso quale parte stiamo guardando), ed entrarvi significa anche uscirne senza correre il rischio di perdersi di animo, senza smarrire la propria identià, controllo e ritrovamento, accettando di provare stanchezza, rabbia, delusioni ma, come ci viene suggerito, “Con Gentilezza“.

 

Leonardo Tomei

 

TrackList

  1. Piedi In Terra
  2. Ma Quali Eroi
  3. Uomo A Una Dimensione
  4. MondoBobo
  5. Nitrato D’Argento
  6. Kintsugi
  7. Fuori Controllo
  8. Settantuno
  9. Andrà Tutto Bene
  10. Il Drago E’ Nudo
  11. Sempre Uno Più Di Te
  • Anno: 2023
  • Etichetta: (R)esisto
  • Genere: Grunge

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