Onoratissimo di recensire la nuova opera degli TSUBO, una band che non ha certo bisogno di presentazioni e che va giustamente impressa nelle più importanti pagine della storia del Grindcore mondiale senza sè e senza ma!

Nati agli inizi del 2005 i nostri si impongono immediatamente mietendo successi innumerevoli e cavalcando centinaia di palchi con nomi di portata storica e ottimi album a pioggia di missili.

Oltre alla tecnica devastante e una bravura compositiva estesa i nostri hanno sempre dimostrato di essere gente con un certo spessore umano ed intellettuale, esprimendosi con artwork cupi e densi di significati, impegno sociale/politico/filosofico molto profondo, giustamente aggiungerei siccome questa musica è nata anche per questo ed ora più che mai è molto importante, eludendo le tonnellate di frivolezza ed anestesie sociali varie a cui siamo sottoposti .

 

Capitale Umano” è il nuovo capitolo di questo progetto, messo in cantiere nel 2018 ma stoppato ripetutamente a causa dell’epidemia Covid e cambi importanti nella formazione, ma ora che finalmente è nelle nostre mani ed orecchie possiamo assaporarlo fino all’ultima nota.

Imponente l’immagine di copertina che descrive un mondo sull’orlo del collasso con tutti i mali del mondo stesso che conosciamo, questo album è veramente dal primo all’ultimo secondo una vera feroce rivolta musicale contro il mondo moderno.

 

I nostri si scagliano contro ogni singola parte del “sistema”, dallo sfruttamento capitalistico dei lavoratori, alla diffusione delle droghe come arma di distruzione di massa, il futuro che non esiste,la “scienza ufficiale” impregnata di relativismo imposta come unico paradigma e che si prende la briga di manipolare il cosmo e gli esseri umani come l’industria vuole, per alienarci e disumanizzarci tarpando le nostre facolta fisico/mentali/spirituali ma travestendosi da unico “progresso” possibile, contro la viltà della “massa” che ride idiota e che non vuole essere risvegliata da questo torpore e manipolazione micidiale, il consumismo e materialismo becero che ci ha ridotti a larve dormienti e degenerate distruggendo il mondo in cui viviamo, le guerre fatte esplodere dai soliti (ig)noti, contro i residui del precedente bigottismo delle “religioni del libro” che ha preparato il tappeto a tutto questo, insomma ce n’è per tutti e l’intento è spazzare via tutto questo all’ennesima potenza! Lasciando spazio anche a tematiche intimiste facendo riflesso sui drammi interiori delle persone “risvegliate” che si trovano di fronte a tutto questo.

 

La bomba inizia con la furia cieca di brani come “Stretta Sorveglianza“, “Overdose” e “Ultimo Colpo” che ci investono come un bombardamento aereo, da sottolineare l’ottima produzione e composizione, con gustosi cambi di tempo in stile HC vecchia scuola, sfuriate grind con un growl eccelso e riff veramente segaossa e un drumming dirompente il tutto farcito con passaggi ed intro dal sapore più death metal.

 

In tema musicale più HC è “Rivolta” che ci invita al coro e subito dopo al mosh più selvaggio rientrando nel Grind pomposo sparato a mille e un monologo di rivolta che infiamma i cuori accompagnato da un lento riff molto epico e in stile marcia popolare.

Scienza” si presenta come un brano che tecnicamente mi ha riportato alla mente echi alla Cripple Bastards dei tempi di “Misantropo a senso unico” combinato da un riffing più denso più in stile death senza rinunciare alla violenza alla velocità della luce aprendo poi ad “Arma Ideologica“, un vero e proprio monologo infuocato con megafono in mano rinforzato da riff lenti e minacciosi infrangendosi in “Vili Bastardi” che ci stringe il collo col sangue agli occhi in preda alla rabbia più assoluta, tecnicamente precisissimo e letale, il cantato rimane in testa e l’evoluzione tecnica del brano è fantasiosa e “acrobatica” creando tempi diversi e sempre incalzanti.

 

Guerre” si apre con un intreccio di suoni di distruzione in lontananza, andando in crescendo in striduli e pesanti riff in modo “noise” sperimentale e pieno di pathos molto molto intenso mantenendo la rabbia di fondo, veramente ottimo brano.

 

La titletrack “Capitale Umano” è l’ennesima dichiarazione di guerra contro lo sfruttamento, un brano impetuoso con ottimi scream e conferma ancora la tecnica sopraffina con forti venature death metal e tempi da pogo serrato senza pietà e un mezzo assolistico “folk”  inaspettato e vincente.

Neoplasia Dogmatica” ci riporta al Grind più cattivo sottolineando un incredibile esecuzione di batteria veramente spaventosa, idem in “Il Tempo Non Cura” accentuando il clima di disperazione psichica ed interiore.

 

Antropocene” è il brano più lungo del lotto che esplode in Grind ma poi si evolve in un lento progressivo incedere con un atmosfera distopico/apocalittica che sbalordisce, con un ottima esecuzione della chitarra e dei suoni di ambientazione, veramente notevole!

In 50 secondi “Cosa Sei Disposto a Perdere?” in modo schizofrenico e distorto ci riporta alla furia più disperata dando la strada libera alla velocità sovrumana di “Nomofobia” e alla conclusiva “Equilibrio Instabile” con un riff molto thrash metal anni 80 lanciato con un blast beat e cantato ferocissimi che ci dà un ultimo pugno in faccia e ci manda al tappeto e con la mente in fiamme come è doveroso che sia !

Dico che questo album è un vero capolavoro, la nuova conferma della statura degli TSUBO, nella musica e nei pensieri, portando avanti la bandiera del Grindcore sapendolo anche evolvere con ottime sperimentazioni che danno freschezza al tutto portando l’ascoltatore a sfogarsi con furia, a percepire il piacere della Musica e facendo riflettere in temi che in pochi hanno il coraggio (e la maturità) di affrontare in questo modo profondo.

Meritevoli come sempre di essere un gruppo di portata storica senza dubbio!

Ad ogni fan del Grindcore consiglio vivamente questo album perchè è veramente ottimo!!

 

 

Draugar

 

TrackList

  1. Stretta sorveglianza
  2. Overdose
  3. Ultimo colpo
  4. Rivolta
  5. Scienza
  6. Arma ideologica
  7. Vili bastardi
  8. Guerre
  9. Capitale umano
  10. Neoplasia dogmatica
  11. Il tempo non cura
  12. Antropocene
  13. Cosa sei disposto a perdere?
  14. Nomofobia
  15. Equilibrio instabile

 

  • Anno: 2023
  • Etichetta: End Of Silence Record
  • Genere: Grindcore

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