In quindici anni di onesta carriera che ha visto la band di Milano partecipare a due edizioni del Szigest Festival di Budapest (nel 2010 e nel 2014), al Home Festival di Treviso nel 2017, all’Expo di Milano nel 2015 e al Magnolia Parade nel 2010. Il gruppo ha aperto a Nada Surf, Kyle Gass Band, Monotonix, inciso tre ep e quattro full – length, si trova quindi adesso evidentemente un po’ cresciuto sia anagraficamente che a livello di maturità artistica.
I componenti sfornano questo quinto album il cui titolo, leggendo nelle note di accompagnamento, rimanda direttamente alla scoperta che un professore dell’Università Imperiale di Tokyo (tale Kikunae Ikeda) ha realizzato circa una tipologia di gusto, la quinta, che possono percepire le nostre papille. L’eccezionale ritrovamento risale al 1908 ma noi non ne eravamo consapevoli di questa evidenza scientifica che si nasconde in vari alimenti quali per esempio il thè verde, nei funghi e nelle alghe Kombu. Come potevamo farne senza? Provare per credere.
Dieci pezzi facili che potrebbero fare da colonna sonora ad un qualsiasi film di produzione americana durante gli anni 90 narrante le gesta di scolaresche ed i loro problemi adolescenziali sulle assolate spiagge californiane; un Pop Punk Rock senza pretese che vi farà divertire all’ascolto, un sound molto lineare senza sussulti di nemmeno, ma, ad onor del vero, con evidenti segni di cedimento. Canzoni che si susseguono senza particolari sussulti o rimarchevoli stacchi e passaggi degni di nota. Ma si sa il genere è quello che è e quindi non si pretende chissà quali iperboli tecnicistiche. Leggermente datata è tutta la produzione, registrazione, mixing e masterizzazione risalgono ad un periodo compreso tra estate 2021 e primavera del 2022; ma che, stante anche la perdurante stasi di idee innovative nella ricerca di aperture stilistiche (ma questo è un problema che riguarda tendenzialmente ogni genere e tipo di musica), ebbene si diceva che tutto sommato poi le dieci tracce risultano quantomeno godibili e fruibili ai più, rimestando parecchio nel mortaio dell’Alternative Rock degli anni 90.
Vi sono anche episodi che si discostano leggermente dai soliti clichè: “Out Of My Head” con le sue distorsioni, il suo particolasre incedere ritmico ed il modus del cantato ricorda molto da vicino una band come i Devo. Interessante la collaborazione con l’ex chitarrista della band finnica Stratovarius, il corpulento Timo Tolkki, in “Wifi” il quale presta le sue competenze per l’assolo di questa spensierata canzone. Annotabile anche l’unico pezzo lento di tutto il lotto, la traccia numero cinque, con un inizio che sta in mezzo fra Lou Reed, Tom Waits e i Pogues. Non aspettattevi nulla di nuovo dal fronte orientale (dato il titolo e l’artwork) ma ascoltate e rilassatevi sulle note di questo “Umami“.
Leonardo Tomei
TrackList
- Rufus
- Freddie
- Suntanning in the Baltics
- Glutamate
- The only thing I ask you
- Out of my head
- WIFI featuring Timo Tolkki
- Bacon
- Getcho at nighttime
- Alone
- Anno: 2023
- Etichetta: Bagana/B District
- Genere: Pop Punk Rock
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