Formatasi in Italia nel 2019, il duo viterbese degli Ad Omega si rivela subito prolifico pubblicando il primo EP lo stesso anno, seguito da un secondo nel 2020.

Il primo album viene annunciato nel 2021, poi un terzo EP per il 2022, e infine arriviamo all’attuale ‘Aphelic Ascent’ uscito per la Drakkar Productions nel febbraio 2023 e del quale andremo tra poco a parlare.

Gli Ad Omega dicevamo sono un duo composto da Noktvrnal (voce /chitarra/basso/tastiere) e Vindur (batteria/tastiere, Mörkvind), musicisti con alle spalle altre collaborazioni ma che sembrano aver trovato il loro strumento espressivo definitivo sotto questo moniker. Prima di parlare della musica è necessario approfondire la genesi, lo sviluppo e la realizzazione dei temi trattati in questo ‘Aphelic Ascent’ (letteralmente ascesa afelica, cioè il punto più lontano dal Sole dell’orbita di un pianeta).

Aiutato dalle note arrivate in redazione e da quanto raccolto su internet alla base del progetto Ad Omega c’è la constatazione della sofferenza dell’esistenza umana guidata inesorabilmente dalla filosofia Satanista di radice Caos-Gnostica con la perenne attesa della morte dell’universo che si manifesta con il ‘Pralaya’, l’attesa di oscuro riposo prima della definitiva fine. E’ un viaggio nei recessi più profondi dell’animo umano, lo strumento di consapevolezza della propria effimera esistenza che tende sempre e comunque all’estinzione del singolo e dell’intera umanità.

Aphelic Ascent’ interpreta musicalmente la furia distruttiva e nihilista che lo nutre: un post black metal dissonante, talvolta progressive, talvolta ambient con intricate trame di chitarra e tastiere opprimenti e oscure, su cui si stagliano laceranti le urla di Noctvrnal. Il suono degli Ad Omega si appoggia pesantemente, in tutti i sensi, alla classica matrice norvegese ma è la componente elettronica, che il duo riesce sapientemente ad inserire negli arrangiamenti, che caratterizza fortemente l’intera opera, rendendo questo ‘Aphelic Ascent’ una piacevole ed innovativa scoperta per chi apprezza le estreme propaggini dell’underground più cupo e arcano.

L’iniziale ed ottima ‘Dysangelium’, esemplare manifesto dello stile Ad Omega‘Stellar Heritage’, perfetto connubio tra tradizionale black e derive post metal, e la finale ‘Cosmic Demise’, con le sue accentuate dissonanze, risultano i migliori pezzi dell’album.

Non è un disco facile, la quasi assoluta mancanza di melodia, tranne nel breve interludio di ‘Aphelion’, e la straziante monotonia delle linee vocali possono appesantirne l’ascolto; ma mi sento di consigliare di approcciarsi gradualmente a questa band nostrana che è innegabilmente riuscita a bilanciare in una giusta proporzione svariati generi con lo scopo di turbare l’umore dell’ascoltatore.

 

Filippo Marroni

 

TrackList

  1. Dysangelium
  2. Profane Mystic Crown
  3. Solvet Cosmos in Favilla
  4. Aphelion (Interlude)
  5. Stellar Heritage
  6. The Bitterest Heart
  7. Triumph of Void
  8. Cosmic Demise
  • Anno: 2023
  • Etichetta: Drakkar Productions
  • Genere: Post Black Metal

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