Il Monte Cancervo è una montagna delle Prealpi Orobiche, in provincia di Bergamo. La band di cui trattiamo in questa recensione prende nome ed origine da queste affascinanti montagne, piene di folklore e misteri leggendari.

II’ segue a breve lasso di tempo l’esordio discografico del 2021 e se ne discosta, a nostro avviso, in maniera netta: innanzitutto per la prima volta viene inserita la ‘voce’ rispetto alla pubblicazione interamente strumentale di ‘I’, ma soprattutto si denota una evoluzione stilistica molto più profonda di quanto apparentemente sembri; mentre infatti l’esordio solcava terreni psichedelici a tinte sludge, con ‘II’ la band bergamasca vira decisamente su un doom anni ’70 chiaramente influenzato da Black SabbathPentagramSaint Vitus, etc… con importanti venature Funeral.

Attraverso l’innesto della voce quasi sacerdotale di Luka le montagne permettono di raccontarci superstizioni e frammenti di folk horror, voce costante e ipnotica nel suo lento procedere marcatamente monocorde, forse un po’ troppo, che però risulta funzionale ad accompagnare i potenti riff che si ripetono ossessivi durante i 6 brani dell’opera che dura 36 minuti scarsi. Le parti solistiche presentano buoni spunti melodici, mentre la base ritmica (ottima la produzione) risulta sempre perfettamente riconoscibile ma tremendamente monocorde. Abbiamo sempre la sensazione che la singola canzone decolli da un momento all’altro, ma non avviene mai. Anche se il disco si presenta come un monolite da ascoltare dall’inizio alla fine apparentemente senza soluzione di continuità, ci sembra giusto segnalare gli episodi più convincenti: ‘The Cult of Armentarga’ rimane in testa dal primo ascolto, con una indovinatissima ipnotica melodia, mentre l’arpeggio della conclusiva ‘Zambel’s Goat’, prima di esplodere in un potente riff, sarebbe perfetto ascoltato in un bosco di notte davanti ad falò durante un rito iniziatico.

E’ innegabile che la band è ancora in fase evolutiva, alla ricerca di una propria identità che si rende necessaria all’interno di una scena nazionale e internazionale che, mai come in questo periodo, sforna una quantità impressionante di nuovi gruppi nel grande calderone dello Stoner/Doom Rock. L’album, prodotto dalla Electric Valley Records è stato registrato ai Silter Studio, mixato da Alfredo Carboni e suonato da Luka (Basso, Batteria, e Voce) e da Francesco alle chitarre; nella formazione attuale alla Batteria è stato inserito Sam, con questa formazione i Cancervo hanno cominciato un tour europeo. Se volete vivere sogni (o incubi) ad occhi aperti avete trovato la vostra colonna sonora definitiva.

Filippo Marroni

 

TrackList

  1. Arera
  2. Herdsman of Grem
  3. The Cult of Armentarga
  4. Devil’s Coffin
  5. Zambla
  6. Zambel’s Goat

 

  • Anno: 2023
  • Etichetta: Electric Valley Records
  • Genere: Doom

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