I Twilight Zone sono nati nel gennaio del 1993. Nella prima parte della loro carriera sono stati pubblicati tre demo e sono stati suonati un buon numero di spettacoli in giro per il nord Italia.
Nel 2012 Val Shieldon (voce) si è unito alla band e nel novembre 2014 il cd di debutto “The Beginning” è stato pubblicato da EBM Records. Ora, otto anni dopo, tornano con il loro secondo album “Visions Of Freedom” che , a Dicembre dello scorso anno, viene pubblicato dalla Diamonds Prod.
Il disco dei nostri è un concentrato di potenza, melodia e tecnica che, con grande passione e capacità, s’ispira al miglior heavy metal anni 80 (Riot, Helloween, Jag Panzer, Helstar). La breve e malinconica intro “Nemesis“ ci trasporta in lande desolate; infatti sia la parte acustica che quella elettrica sono ispiratissime e ben costruite nel portarci in mondi epici e di altre dimensioni.
”The Laws of Denial“ sembra ispirarsi ai primissimi e leggendari Manowar ma con elementi che caratterizzano la personalità dei Twilight Zone. I nostri riescono a risultare molto personali per via delle bellissime armonizzazioni chitarristiche ma anche grazie alla qualità delle linee vocali del Singer.
“Freedom On My Skin“ è un grandissimo brano che deve molto ai leggendari Saxon. Notevole il lavoro dei singoli musicisti che, con grande tenacia e passione, creano una song che sembra uscita dai mitici anni 80. Il lavoro delle chitarre di Fabio “Lord Kain” Bertini e del basso di Stefano Giusti riescono a creare dei riuscitissimi tappeti sonori che permettono al leader Val Shieldon di esprimersi al meglio. Il groove di questo brano coinvolge come non mai e i cori/ritornelli sono accattivanti.
“In The Eye Of The Biggest Storm“ inizia con grandissime parti di chitarra pulite per poi sfociare in grandissimi riff al vetriolo che vengono accompagnati da stupende tastiere che, con grande attenzione e precisione, creano sognanti melodie cinematografiche e progressive. Bellissimo e ben costruito l’assolo di chitarra. Brividi!
Dopo la metallica e frenetica “Run But Can’t Hide“ (molto Helloween) c’è la stupenda “Cloudwork“. Il pathos che fuoriesce dal brano è magnifico. Il bellissimo lavoro del basso e delle tastiere (anche in questo caso tutto è molto da colonna sonora anni 80) permettono lo sviluppo di un tema musicale dotato di grande epicità. Il vocalist, ancora una volta, dimostra le sue grandi capacità vocali regalandoci una prestazione eccezionale e che, in alcuni momenti, deve ai migliori cantanti del genere. Il basso martellante svolge un lavoro eccezionale e degno di nota. Bravissimi Twlight Zone!
“Reminiscence” è una song dotata di grandissime melodie acustiche che ricordano, in alcuni momenti, i Rush del periodo ‘Caress of Steel/2112‘ ma anche i grandissimi Uriah Heep. Brano sognante e pregno di energie positive.
“Soul Reaper“ è una canzone piena di emozioni. La malinconia iniziale delle chitarre pulite viene arricchita dai successivi riff metallici che vengono accompagnati da una magnifica prestazione vocale. 5 minuti colmi di momenti di oscura quiete alternarti a ispirazioni metalliche.
“Vision” è un brano dotato di grande varietà musicale; infatti si passa da ritmi metallici e spediti fino a parti piu’ melodiche e delicate che sembrano prendere ispirazione anche dai migliori Queensrÿche. Brano interessante e dotato di grande fascino.
A concludere l’intera opera, la rockeggiante “Warmongers“. Gli echi dei magici Riot sono ben evidenti cosi’ come le tastiere ricordano il grande Jon Lord dei Deep Purple. I nostri Twlight Zone hanno ben imparato dai grandi del passato e ci regalano un grandissimo disco dotato di grande passione metallica, di originalità ma soprattutto di qualità.
Questo è un disco che ogni amante dell’heavy metal dovrebbe ascoltare.
Domenico Stargazer
TrackList
- Nemesis
- The laws of denial
- Freedom on my skin
- In the eye of the biggest storm
- Run but can’t hide
- Reminescence
- Soul reaper
- Cloudwork
- Vision
- Warmongers
- Anno: 2022
- Etichetta: Diamonds Prod
- Genere: Heavy Metal
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