Dietro il moniker di Spaceman Sir. si nasconde un one-man project assolutamente particolare. Un musicista che decide con umiltà di raccogliere tutte le sue influenze, il frutto dell’esperienza maturata nel settore e le proprie aspirazioni artistiche per dar vita ad un lavoro che appunto narra una sorta di viaggio nei meandri della musica che lo ha formato.
‘Aftermath’, questo il titolo, ha coordinate Progressive/Progressive Metal e molteplici sfaccettature sempre ascrivibili a questi generi.
Spaceman Sir. premette una componente astratta che non lo imbriglia nei canoni e negli schemi più canonici della musica in generale: lo auto-definisce “Abstract Metal”.
Effettivamente ho impiegato numerosi ascolti per riuscire ad orientarmi all’interno di questo ‘Aftermath’. Anche nell’astrattismo generalmente c’è un’idea di fondo che in un certo senso costituisce una chiave di lettura dell’arte stessa. Onestamente un “viaggio interstellare nella propria maturazione musicale” (ho riassunto così le indicazioni nelle note) mi appare una chiave troppo individuale per motivare un album rivolto in ogni caso ad un pubblico.
Sicuramente il punto di forza di ‘Aftermath’ è l’unicità delle composizioni, ma non saprei definire se geniali o eccessivamente autoctone.
Ho affrontato i primi ascolti col pregiudizio della complessità, perché proprio non capivo l’insieme di riffs, parti e melodie completamente scollegate.
La produzione sonora probabilmente supporta l’idea di fondo di non assomigliare o ricordare nulla di già ascoltato; l’ho trovata nell’insieme carente quasi che non riuscisse a valorizzare le molteplici idee di Spaceman Sir. Dinamiche spesso confuse, abuso di suoni digitali sovrapposti, patterns di drum talvolta ridondanti altre volte distanti dall’uso normale della batteria (cymbal chokes su groove portati, fill improbabili dopo tempi dimezzati).
Sulla distanza, invece, lasciandomi trasportare dalla musica ho apprezzato numerose parti di questo disco. Non parlerei dei brani in dettaglio, rischierei di essere prolisso, ma senza la pretesa di comprendere ne ho seguito il divenire.
Già l’opener “T3V0cm8gaXMgTW9yc2U=“ è un incipit dall’andamento sognante dove le parti si rincorrono ma non si incontrano, sembra ogni volta che si esca dal brano per poi ricominciare su altre linee melodiche differenti. “Wreck” il primo brano cantato, appare soave e più lineare ma le scelte sonore mi hanno spiazzato non poco (un effetto opposto al deesser? Per assonanza con il sibilo iniziale?!). “Exodus” è una sorta di suite divisa in 3 parti, appunto I, II e III è forse più organica dei singoli brani, la voce su II è preziosa e guida il mutevole tema melodico. Permangono scelte/carenze di produzione sonora che a mio avviso penalizzano completamente la portata di “Exodus”. (ci sono delle autentiche cadute di volume all’ingresso di alcune parti).
“Katharsis” nuovamente con una vocalità veramente apprezzabile riesce a mantenere l’interesse elevato, quasi una boccata d’aria in una tracklist fin qui asfittica per densità di riffs, melodie, strumenti ed idee. “A Space Tale” anche dal titolo, fornisce una chiave di lettura narrativa che ci accompagna in una storia musicale più organica ed intelligibile, caratteristica premiante che la fa scorrere piacevolmente in tutta la sua durata (quasi 10 minuti); i pattern di batteria riescono a mantenere integrità nonostante la mutevolezza dei kit e delle dinamiche, grazie anche alle ottime linee di basso. La conclusione è affidata alla cover di “After Dark” di Mr.Kitty che presenta nuovamente un sovraccarico digitale notevole nonostante provenga dal synthwave, stavolta l’arrangiamento infonde quel valore aggiunto che il progetto Spaceman Sir. dovrebbe ricercare.
‘Aftermath’ è un lavoro sicuramente originale, e probabilmente “istintivo” negli intenti per cristallizzare la miriade di idee che Spaceman Sir. ha maturato negli anni.
Consiglio in ogni caso l’ascolto di ‘Aftermath’, senza pregiudizi e senza limitazioni.
////Fourarms
TrackList
- T3V0cm8gaXMgTW9yc2U=
- Wreck
- Green
- Exodus I
- Exodus II
- Exodus III
- Katharsis
- A Space Tale
- After Dark (Mr.Kitty, cover)
- Anno: 2022
- Etichetta: Space Tales
- Genere: Progressive Metal
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