Con colpevole ritardo mi accingo a recensire la prima uscita della serie Italian Metal Heroes, The Golden AgeOf The Italian Rock 1980/1990. Collezione di ristampe in vinile curata da Aua Records, grazie alla collaborazione del mitico Marco Gulino, memoria storica di quegli anni.

Prima uscita che riguarda un gruppo a me particolarmente caro (a volte sono spiritoso, vero?) cioè i pescaresi Unreal Terror con la loro demo datata 1988, quella che doveva far fare il salto di qualità definitivo alla band e di cui ho parlato sia nel libro che nella recensione della ristampa di ‘Hard Incursion‘ dove i 4 brani furono aggiunti come bonus track. Brani che spostavano il sound della band su territori più maturi, con arrangiamenti progressive e testi elaborati e di spessore come il grande Luciano Palermi sapeva scrivere. Purtroppo però lo sperato salto di qualità non avvenne perchè la Metal Master non accettò di pubblicare il nuovo album decretando la fine l’anno seguente della band, poi rinata nel 2011.

Tornando al demo 4 brani belli tosti in cui il duo Nicolini/Canzano metteva il sigillo con una sezione ritmica devastante si ‘Giant of The Sea‘, ispirata al Titanic per far capire il momento che stava passando la band (leggere il libro per capire..) , una vera cavalcata heavy metal. Rimandando indietro la puntina tornando al lato A il disco si apre con la ritmata e graffiante ‘Black Belt‘ che mette in luce la chitarra di Giuseppe Continenza, facendo da ponte alla seguente e più elaborata ‘Ship of Fools‘ con i suoi tratteggi progressive dark introdotti da un bellissimo arpeggio di chitarra. Composizione che mette in estremo risalto la maturità compositiva raggiunta in quel periodo dai ragazzi pescaresi, il pulsare quasi compulsivo del basso di Enio Nicolini aggiunge quel tocco di classe che ci aspettiamo da un gruppo che meritava molto di più.

Inutile dire che la voce di Luciano Palermi era e rimarrà una delle più belle della scena italiana e in questo brano trova tutta la sua esaltazione, sia nella parte metal che in quella più epica. ‘Pegasus Myth‘ ne segue le tracce con l’intro arpeggiata a cui fa seguito una simil epic ballad e ancora oggi mi chiedo cosa non sia piaciuto a quelli della Metal Master, per non dare una chance agli UT, misteri del metal nostrano.

Cosa dire, forse mi sono dilungato troppo nella recensione e nella storia di questa demo, un plauso per questa iniziativa che mette su vinile perle ormai coperte di polvere del nostro passato, grazie a nome degli amanti del metal nostrano.

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

Side A

  1. Black Belt
  2. Ship Of Fools

 

Side B

  1. Pegasus Myth
  2. Giant Of the Sea
  • Anno: 1988/2023
  • Etichetta: Aua Reco0rds
  • Genere: Heavy Metal

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