Nati nel 2009 da un mix di componenti di band torinesi, i Tons propongono uno stoner doom d’annata.

Il disco si apre con ‘Dope Dealer Scum‘, con un riffing lento e martellante, man mano entrano gli altri strumenti, per sfociare nel più lento e massiccio doom. Per lo più si evidenziano gli strumentali, la voce effettata sembra quasi complementare al pezzo. Il brano scorre bene, per gli amanti del genere, monolitico nell’incedere.

Si passa a ‘A Hash Day’s Night‘, la voce urlata e il brano dal timing più alto, lo rendono molto live, da pogo scatenato, con lo scream che qui si abbina bene alla seconda voce growl. Bello l’assolo verso la fine che da quella marcia in più rendendolo completo.

Sbeffeggiando simpaticamente un titolo di un pezzo degli Obituary, ‘Slowly We Pot‘, si esprime con tutta la cattiveria del caso, uno schiacciasassi inesorabile che surclassa l’ascoltatore.

Ascoltando ‘Hempaty for the Devil‘, a primo impatto le sonorità sono slayeriane, ma rallentatissime, Il brano è un pugno in faccia nella sua lentezza, con la cadenza scandita dalla plettrata di ogni singola nota.

Ummagummo‘, dal titolo di Pink Floydiana memoria, è un pezzo doom dai tratti classici, quello che mi è piaciuto di più, anche per i suoni del solo di chitarra.

Riff epico e rallentato, da un tocco di classe ad ‘Hashended‘, nel suo avanzare funereo, caratterizzato da una voce quasi sintetica e parlata, che ci porta alla fine dell’album.

Considerazioni finali: album di buona fattura con qualcosina da implementare per la voce (gradevole ma a volte troppo sotto volume), per doomster.

 

Alex G

 

TrackList

  1. Dope Dealer Scum
  2. A Hash Day’s Night
  3. Slowly We Pot
  4. Hempathy for the Devil
  5. Ummagummo
  6. Hashended

 

  • Anno: 2022
  • Etichetta: Heavy Psych Sounds Records
  • Genere: Stoner/Doom

 

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