A memoria questa credo sia la mia recensione più difficile e sofferta in 15 anni, è quasi un anno che conosco parte di questo disco (alcuni brani mi erano arrivati di straforo..) e da un paio di mesi abbondanti ho tutto il cd, ma nonostante decine e decine di ascolti scrivere mi è sembrato un peso enorme. Tralasciando che appena arrivato il cd originale, messo nel player e alzato il volume lo stereo mi è esploso alle prime note della devastante ‘Infected’! Vi chiederete il perchè di questo peso, semplice, la prematura e improvvisa scomparsa di Marco ‘Bomber’ Santoni storico bassista della band ha lasciato un vuoto incolmabile per chi, come me, ha sempre considerato i Fingernails parte di se stesso, non ho prolemi a considerarli una delle mie tre band preferite di sempre, poi se avete letto le mie recensioni ai loro precedenti lavori, non leggerete nulla di nuovo sotto questo aspetto.

Fatta questa premessa in questo sabato di vigilia natalizia ho deciso di metter mano alla penna (tastiera) e tirare giù il mio pensiero su questo che è l’epitaffio ufficiale dei Fingernails come annunciato dal leader storico Maurizio ‘Angus’ Bidoli dopo la scomparsa del Bomber.

Partiamo dalla produzione, semplicemente perfetta, in antitesi con il pensiero storico di Maurizio che ha sempre preferito registrazioni più dirette e low fi qui è stato fatto un lavoro certosino tra i due componenti (per l’occasione alla batteria si è prestato Luca ‘The Filter’ Cetroni dei Witchunter) e il maestro Fabio Lanciotti, il tutto poi registrato dallo stesso Fabio e Manuel Marani tra gli Homeless Studio di Montecassiano (MC) e i Bunker Factory studio di Roma, complimenti davvero. Ben fatto anche il booklet interno con alcuni testi, qualche foto e grafica all’altezza con il layout di Angelo ‘Trosomaranus’ Marani degli Hatred. Emozionante anche ciò che ha scritto Maurizio nelle ultime pagine, che vi invito caldamente a leggere.

A questo punto non resta che la musica a descrivere questo ‘The Last Scratch 40° Anniversary’, si perchè i Fingernails tra uno scioglimento e l’altro calcano le scene dal 1981 e scusate se è poco. Come al solito, e come ribadito nelle note di copertina si tratta di fottuto rock’n’roll e nulla più, fatto nella maniera più congeniale possibile allo stile della band, rodato e riconoscibile dalle prime note e quando parte ‘Infected’ un turbinio di emozioni ci travolge, il travolgente ritmo rock’n’roll e la voce del Bomber ci guidano in questo ultimo viaggio raccontandoci il loro pensiero sui due anni di covid e I suoi risvolti, nei quali non mi addentro. ‘Infected’ ve lo dico subito per me è il top assoluto di questo album, qui c’è tutta l’essenza dei Fingernails, la loro storia, il loro impatto e il loro grande cuore, nulla di più e nulla di meno. Vicina ai grandi classici come ‘HM Forces’ e ‘Shadow of the Blade’ giusto per dire. Più canonica e con la chitarra riconoscibilissima nel suo stile del Bidoli ‘Summer 2020’ si distingue per il refrain ossessivo e trascinante, ma è appunto la chitarra che crea quella coesione tra gruppo e ascoltatore sviscerando le emozioni con accuratezza.

Basso e batteria lanciano ‘Shine On The Wall’, la prima cantata da Maurizio con la sua caratteristica abrasiva voce, brano dai rimandi al passato con quella vena motorhediana simil punk che travolge nota dopo nota, segue ‘Don’t Tell The Smart Guys’ aperta dalle taglienti note di chitarra che mettono poi in moto la sezione ritmica che si agita convulsamente prorompendo man mano che si va avanti creando un muro sonoro imponente. ‘False Promesse’ cantata dal Bidoli è qualcosa che va ascoltato con attenzione e mente aperta, testo decisamente forte e adattabile a momenti delle nostre vite. Musicalmente è la solita sferzante cavalcata speed che straripa di note. ‘(I Don’t Believe In) A Better World’ si apre con le sirene, le campane a morto e l’inno di Mameli, testo pungente e ritmo punk’RnR ci trasportano verso ‘Loser’ dove basso e chitarra sembrano un unico compatto monolite da cui scaturisce la rabbia di un perdente che non accetta questo stato e si sente, giustamente, un superuomo.

Welcome In My City’ rilancia il sound caratteristico dei Fingernails, l’interpretazione di Maurizio è coinvolgente inducendo l’ascoltatore a scatenarsi in un pogo sfrenato. Del resto la musica dei Fingernails non è mai stata per sedentari o pappemolli, qui o ci si fa travolgere o è meglio lasciar perdere. Il suono profuso si aggancia alla seguente ‘E Sia Quel Che Sia’ pura poesia messa in musica con estrema maestria, da ascoltare a cuore aperto, il connubio artistico Bidoli/Santoni ha scritto perle come appunto questa.

Warriors’ nella sua durezza, in parte oscura, agita anche l’anima blues seventies da cui discende la band capitolina, grezzi entrano nelle nostre menti con naturale attitudine per un trip convulso carico di emozioni.

L’ultimo brano, ‘I Love I’ll Kill You’ è il testamento sonoro che ci lascia attoniti e senza fiato ripercorrendo 40 anni di storia, di emozioni, di passione e di Vera attitudine, perchè parliamoci chiaro Bomber e Angus erano, sono e saranno quanto di più vero il metal rock italiano abbia espresso e sfido chiunque a dire il contrario, non dimenticando Ricki ‘Duracell’ Lipparini! A dire il vero il cd ci presenta due bonus track, ‘Born Free’ in una versione incompleta e ‘Bomber’s Last Scratch’ che è stata l’ultima registrazione di Marco.. La prima è il consueto assalto sonoro, una fiammata incessante puramente Fingernails Style!

Giunti alla fine il mio cuore e le mie emozioni vanno al ricordo di Marco, una persona timida e gentile che sul palco diventava un altro con la sua carica di vero rocker, la sua è stata una vita travagliata ma questa è un’altra storia, la storia dei Fingernails si chiude qui per le uscite inedite, come è giusto che sia, mentre stanno uscendo (una in questi giorni mi è già arrivata) varie antologie e l’attività live prosegue con Maurizio che ha creato una nuova formazione con vecchi amici che porterà in giro il ricordo di quanto di buono è stato fatto nella loro lunga storia.

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

  1. Infected
  2. Summer 2020
  3. Shine On The Wall
  4. Don’t Tell The Smart Guys
  5. False Promesse
  6. (I Don’t Believe In) A Better World
  7. Loser
  8. Welcome In My City
  9. E Sia Quel Che Sia
  10. Warriors
  11. I Love You, I’ll Kill You
  12. Born Free (Bonus Track)
  13. Bomber’s Last Scratch (Lockdown of Bomber-Complete Version)
  • Anno: 2022
  • Etichetta: Blasphemous Art Records
  • Genere: Heavy Metal Rock’n’roll

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