Ho avuto il piacere di scoprire i Mothman Curse recensendoli qui su Italia di Metallo. Mi colpì molto il personalismo del loro sound che affonda le radici in suoni mastodontici legati al Metal estremo (e in gran parte a suoni Nu Metal fortemente ispirati a band come Slipknot) uniti ad una fantasiosa e spiccata melodia soave, un pugno e una carezza come si suol dire, condito da un’ ottima prova esecutiva in perfetto bilanciamento.
Come alcuni ricorderanno il progetto ha il suo embrione nel 2008, formatosi definitivamente nel 2017 iniziando una ottima attività live che li porterà anche sul palco dell’Arezzo Wave e Treviso Rock Contest guadagnandosi una buona notorietà.
Mi trovo ora di fronte a questo “Lie pt. 1” che si presenta, dalla copertina, come una poesia di strada e non solo: un uomo pronto alla lotta in una prigione, forse prigione interiore, per liberarsi da un sacco di catene e mostrare il suo valore contro tutto e tutti.
Anche qui infatti i nostri danno sfogo alla propria rabbia e frustrazione in ogni singola parola scritta, una sorta di concept interiore molto denso e sensibile, un grido di rivalsa senza pari.
L’opera inizia con “Cyrcus” , un breve intro carnevalesco distorto come echi nella mente sbattendoci in faccia il bast di “317“, un esplosione di furia incontrollata dal tiro Nu Metal in venatura death, la doppia cassa ci martella dall’inizio alla fine e il cantato entra subito in testa, ottima la prova di riffing, schiacciante come non mai e gli stop deliziosamente, come dicevo sopra, dal sapore Slipknot.
“Hate” ci delizia con un arpeggio desolante e frustrato ficcandoci poi in un abisso oscuro, si bilanciano alla perfezione le sfuriate death metal con intramezzi pieni di melodia emozionante, alternando voce growl e ottima prova in pulito dissolvendosi lentamente portandoci alla più riflessiva “React” dove domina un lento avanzare, ma pur sempre martellante e dissonante, la voce qui è dolce e disperata sparando nei ritornelli dei feroci urli di rabbia risaltando il messaggio, sfido chiunque a non alzare i pugni al cielo intonando il ritornello!
“Have You Decided To Love” ritrova la ferocia totale in un riff tritasassi e un growl potentissimo e stop&go che suonano come pugni nello stomaco, portandoci nello scantinato di frustrazione di “Darkness Inside” con il suo veloce ma malinconico riff che domina ovunque, l’incedere è lento e melmoso, atmosfera disperata e schizofrenica piena di malinconia ma senza rinunciare al pensante blast in doppia cassa, un eccellente prova di equilibrio tra la ferocia e l’emotività, una vera valvola di sfogo.
In “Deathrow” riappare il suono tipicamente Nu Metal “scanzonato” e melodico che aizza alla rivalsa e lotta dura che si schianta smorzandosi improvvisamente in “Mothman” e la sua sensibilissima intro, un brano placido e commovente dotata di una emozionante prova canora e lunghi assoli che suonano come carezze al tramonto.
L’atmosfera si scalda nuovamente con “Screaming“, un ringhiante canto accompagna un riff Groove Metal di ottima fattura senza nessuna pietà evolvendosi poi in un modus quasi Thrash Metal che farà scapocciare chiunque.
Una fiammata e tutto si “sgretola” in “Hypnotic Rain“, un’ altra prova della vena melodica dei nostri, una vera e propria ballata semi acustica da ascoltare guardando la pioggia che fà sentire un tuffo al cuore, con una emotività pazzesca e il bellissimo assolo finale ci porta alla chiusura dell’album che spetta ad un interessante remix di “Screaming“!
Ogni fan del Nu Metal (Slipknot ,Mudvayne ,Deftones etc.) dovrebbe seriamente prestare ascolto e dare supporto a questa band e recuperare questo disco!
Da non conoscitore incallito di questa corrente devo dire che i Mothman Curse riescono sempre a stupirmi ed emozionarmi, e questo album sfoga veramente di brutto tutto quello che abbiamo dentro con tutta la sua potenza e spirito! Aspettando la “pt.2” dico: ottimo lavoro!!
Draugar
TrackList
- Cyrcus
- 317
- Hate
- React
- Have You Decided To Love
- Darkness Inside
- Deathrow
- Mothman
- Screaming
- Hypnotic Rain
- Screaming (Warm Gadget Remix)
- Anno: 2022
- Etichetta: Ghost Record
- Genere: NU Metal
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