ApoGod è un progetto progressive rock/metal/sinfonico di un duo siciliano, Patrick Fisichella (chitarra, basso, lyrics) e Giovanni Puliafito (piano, synth, keys, programming).

Il suffisso “apo” del moniker racchiude chiaramente l’intento del progetto: trasporre in musica una personale visone della Bibbia, in maniera “apocrifa” ma anche “apostatica”; oltre come dichiarano gli ApoGod stessi “Another Point Of view”(?).

 

“A Prog Bible” esordio musicale di un percorso che appunto dovrebbe rileggere tutto il percorso della Bibbia, tratta gli argomenti narrati nei primi due libri dell’Antico Testamento/Torah/Pentateuco: Genesi ed Esodo.

 

L’album inizia con la creazione “The Creation – BigBanGenesis”, carica di cinematiche ed orchestrazioni che aprono subito alle potenzialità creative e compositive di ApoGod. Un progetto sicuramente molto ambizioso ma che mette l’ascoltatore perfettamente a proprio agio per seguire passo per passo questa narrazione. Sicuramente le coordinate sono quelle alle quali Arjen Anthony Lucassen ci ha abituato in alcuni dei suoi lavori (Electric Castle, Universal Migrator). La produzione sonora purtroppo non supporta pienamente le grandissime potenzialità di questo prologo. “Adam_Eve – First Time Naked” più ispirata ed eclettica scende ad un livello più profondo in cui emergono certe peculiarità degli ApoGod, l’ottima tecnica supporta degli arrangiamenti veramente eccellenti che fanno coesistere sonorità alla Dream Teather/Symphony X con barocchismi alla New Trolls“Cain’s Pain” cerca di bissare il brano precedente ma ancora una volta l’eccessive orchestrazioni non supportate da una produzione adeguata, non lasciano elevarsi il pezzo come meriterebbe.

 

“The Great Flood of Blood” si sposta su coordinate più spigolose, grazie anche alle vocals ruvide ma assolutamente espressive, per rientrare in una parte più riflessiva sorretta dalla grossa dose di synth e quindi tornare sul mood iniziale. “The Tower of Babel” brano più breve dell’album ma dal taglio molto emotivo, con dissonanze e parti soliste di grande pregio, ancora una volta un arrangiamento superlativo non supportato dalla produzione sonora. “Cyber Abraham and the Massacre of Sodom” è un’altra vetta di questo album che dopo molti ascolti risulta essere il brano più personale perché riesce a non derivare direttamente dai pilastri del genere progressive. “Egyptian Plagues” è un altro buon episodio che trovo però meno ispirato degli altri, si percepisce un appeal legato ad una workstation digitale più che ad arrangiamenti dal vivo. “Pharaoh_s Rage” scorre in un crescendo emotivo strumentale e ci porta verso la Terra Promessa “Promised land (A Prayer of Moses)” soave e carica di pathos con suoni più acustici ed una prova vocale eccellente. “The Divine Code” chiude degnamente questo album in cui ApoGod mettono in campo tutte le sfaccettature del loro sound in una suite lunga e sinuosa  ma fruibile sin dai primi ascolti, anche per merito di una grande prova vocale dell’ospite Salvo Cappellano. 

 

Un lavoro articolato e completo, un concept ambizioso affrontato con estro e creatività, un biglietto da visita di tutto rispetto per ApoGod. Di sicura menzione anche la pregevole copertina dell’artista messinese Domenico Puzzolo.

Consiglio l’ascolto di “A Prog Bible” per l’intensità e la ricchezza delle sue composizioni, la produzione sonora inadeguata non compromette la bontà dell’opera di ApeGod.

 

Fourarms

 

TrackList

  1. The Creation – BigBanGenesis
  2. Adam & Eve – First Time Naked
  3. Cain’s Pain
  4. The Great Flood of Blood
  5. Tower of Babel
  6. Cyber Abraham and the Massacre of Sodom
  7. Egyptian Plagues
  8. Pharaoh’s Rage
  9. Promised Land (A Prayer of Moses)
  10. The Divine Code
  • Anno: 2022
  • Etichetta: Metal Zone Italia
  • Genere: Progressive Rock Metal

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