Gli Stranger Vision, Progressive/Power band Emiliana nata nel 2019, è formata da: Ivan Adami alla voce, Riccardo Toni alla chitarra, tastiere ed orchestrazioni, Daniele Morini al basso ed Alessio Monacelli alla batteria. La band dà alla luce il secondo Full Length “Wasteland”, concept album ispirato all’omonima opera di T.S. Eliot, pubblicato a cento esatti anni di distanza e che vede la partecipazione di diversi artisti di spicco del panorama metal mondiale, che elencheremo man mano durante l’analisi. Procediamo dunque con l’ascolto:

 

 

L’album inizia con la breve intro “At the Gates”, segue la title track “Wasteland” che vede la partecipazione di Hansi Kürschcantante dei Blind Guardian. Brano che racchiude tutto ciò che chi ama il Power Metal cerca in un brano, melodico, dai ritmi veloci, e con un ritornello che ti rimane impresso al primo ascolto. L’ascolto continua con “Handful of Dust” dai tratti più calmi, sognante ed atmosferica.

 

I ritmi tornano ad essere sostenuti in “The Road” dove i riff melodici si intrecciano agli acuti della linea vocale, “Anthem for Doomed Youth” è un brano dai tratti più epici, dove il Toni mostra tutta la sua maestria e padronanza dello strumento.

 

I ritmi non accennano a quietarsi in “Desolate Sea” con i suoi soli dalle tonalità quasi barocche, state pur tranquilli che le scapocciate sono assicurate. La successsiva “Under Your Spell” segna un deciso cambio di tono, lieve e romantica, è una ballad che smorza i ritmi che finora si sono dimostrati abbastanza sostenuti.

 

Si passa a “Fire”,  brano dai tratti più groove, Monacelli picchia così forte che non importa cosa voi stiate facendo durante l’ascolto, o dove vi troviate, vi ritroverete comunque a fare headbanging. Si continua con la strumentale “Neverending Waves” dove la band fa sfoggio di tutta la tecnica che è capace di mostrare nella composizione di un brano. L’ascolto continua con “The Deep” che vede la presenza di Tom S. Englund, le parti di piano e le parti vocali la rendono una canzone ricca d’atmosfera. I ritmi incalzanti ed i cori melodici di “The Thunder” ci trascinano dritti verso l’outro “Peace – The Mad Jester and the Fisher King” che pone fine all’album.

 

Terminato l’ascolto possiamo dire che questo album nonostante sia solo il secondo Full Length di questa band, dimostra una gran maturità. Dimostra di essere stato composto in maniera magistrale, molto buona la produzione, buona la disposizione dei brani ed il modo in cui l’album è strutturato, l’ascolto scorre leggero, piacevole, dal primo all’ultimo brano. Album decisamente da avere per gli amanti del genere.

 

Salvo Dokk Mulè

TrackList

  1. At the Gates
  2. Wasteland
  3. Handful of Dust
  4. The Road
  5. Anthem for Doomed Youth
  6. Desolate Sea
  7. Under Your Spell
  8. Fire
  9. Neverending Waves
  10. The Deep
  11. The Thunder
  12. Peace – The Mad Jester and the Fisher King
  • Anno: 2022
  • Etichetta: Pride & Joy Music
  • Genere: Progressive/Power

 

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