Un riffing esplosivo e profondo apre questo disco degli Assumption, band palermitana dedita a un bel funeral doom, con inserti quasi death metal classico scandinavo.

Oration‘, dopo un avvio possente, rallenta con un riff ultra plettrato, i ritmi diventano cupi e l’atmosfera cadaverica. Come nel death doom anni 90, la cadenza è funerea con tanto di lick finale melodico.

E’ un ride con dei suoni oscuri a introdurre ‘Submerged by Hadean Tides‘, che riprende il titolo dell’album. Anche qui i riff sono monolitici, una marcia lenta verso l’oltretomba, caratterizzata da una voce gutturale davvero profonda.

Forse il brano è un po’ monocorde, ma è un opinione personale, ci si rifà con ‘Daughter of the Lotus‘. In puro stile funeral doom, a me molto caro, senza esagerare in un minutaggio folle.

Breath of Dedalus‘ è sperimentale, suoni ambient oscuri per sei minuti di lunghezza totale, che fa un po’ da spartiacque per il disco.

I riff migliori sono compresi nel brano ‘Liquescent Hours‘, dove si riesce ad abbinare delle plettrate a ritmi soffocanti e lenti, degni del miglior disco dei Neurosis, malvagi, cadenzati e lentissimi. E in più una bellissima parte centrale brutale che non ti aspetti e ci sta benissimo.

Il brano che mi ha spiazzato è ‘Triptich‘, acustico, sussurrato e greve nell’armonia, complimenti per la composizione.

Black Trees Waving‘ fa molto Evoken, funeral pesantissimo, brano più lungo dell’intero album, che si distingue da tanti altri del genere, per gli inserti melodici, che lo rendono più scorrevole. L’assolo finale è davvero ben eseguito e in definitiva l’album è godibilissimo per gli appassionati del genere.

 

Alex G

 

TrackList

  1. Oration
  2. Submerged by Hadeann Tides
  3. Daughter of the Lotus
  4. Breath of the Dedalus
  5. The Liquescent Hours
  6. Triptych
  7. Black Trees Waving
  • Anno: 2022
  • Etichetta: Everlasting Spew Records/Sentient Ruin Laboratories
  • Genere: Funeral Doom Death

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