Ho sempre provato una forte simpatia per gli Scheletro, formazione dedita ad uno sporchissimo HC Punk dalle tinte D-Beat marcio e frustrato e il loro album “Farfalle Dentro Al Vomito” mi mette sempre il fuoco nelle vene. Un manifesto di brutale sfogo contro il pressante sentore di “tolleranza” che spesso diventa “subire” e “addomesticamento” ,”stupida apatia”, una pentola a pressione tenuta chiusa troppo tempo che deve esplodere con tutta la sua ferocia.
I nostri hanno plasmato questo progetto a lungo nel tempo prediligendo l’attività live lasciando marchi indelebili fino all’album sopra citato uscito nel 2018.
Siamo ora di fronte alla loro nuova fatica dal titolo macabro “Un Feto Schiacciato Senza Tre Falangi“.
Una copertina, che dà subito un colpo di violenza psicologica immane, ci suggerisce che lo sfogo incazzato del precendente lavoro, come una macchina impazzita senza freni, qui è concettualmente schiantata contro un muro lasciando spazio ad un claustrofobico dolore perenne kafkiano, dove l’ingiustizia diventa così forte che ci si lascia andare ad un suicidio prematuro all’alba della coscienza di vita.
Un concept raccapricciante molto ben espresso.
Si parte con “Il Vizio Di Vivere” che ci sbatte in faccia un putridissimo ed angosciante D-Beat, tecnicamente ben bilanciato e travolgente che dà l’assist a “Prima Pagina Insanguinata” dal sapore più Sludge e sporco.
“Tre Ave Maria Per Ogni Suo Dito” è una scheggia impazzita inquisitoria che gela in un angolo,anche con l’uso di una voce più profonda e truce passando all’improvviso a “Se Respirare Servisse a Qualcosa” che permea tutto con un ritornello e un drumming in stile dissacrante “Punk classico” molto divertente tagliato tutto da un testo taglientissimo.
“Da Subdolo a Subdolo” riprende un sapore Crust con un cantato sguaiato e un ritmo forsennato e un coro che entra in testa fin da subito, il riffing qui è più orientato verso il Thrash Metal e colpisce duro fino alla lapidaria “L’Accollo Sei Tu” dove il Trhash oriented prosegue in maniera sublime unito ad uno strafottente velocissimo ritmo HC, stupendo il rabbiosissimo ritornello e l’assolo malatissimo a metà brano che ci porta a “Una Matrioska Rotta“, dotata di una ottima doppia cassa e un metallico riff schiacciante in un tappeto di arringhe disperat .
La conclusiva “Nè Acceso Nè Spento” spegne le fiamme e mi riporta al concetto dello schianto contro un muro e la sensazione di dolore sull’asfalto, un limbo dipinto in chiave quasi Doom, con riff raggelanti raggiunti poi con un medio tempo coinvolgente, il cantato frustrato e disperato ma molto orecchiabile molto sensibile che aggiunge emoziona insieme al bel assolo monocorda pieno di atmosfera sul finale dissolvente.
Accolgo a braccia aperte questa nuova opera degli Scheletro che a parer mio, molto matura ed intimista, molto ben eseguita e che trasmette bene i sentori che vogliono comunicare, confermando di essere a pieno merito un gruppo cult tra i più truculenti ed “interiori” della scena HC Punk/D-Beat italiana.
Draugar
TrackList
- Il Vizio Di Vivere
- Prima Pagina Insanguinata
- Tre Ave Maria Per Ogni Suo Dito
- Se Respirare Servisse A Qualcosa
- Da Subdolo a Subdolo
- L’Accollo Sei Tu
- Una Matrioska Rotta
- Nè Acceso Nè Spento
- Anno: 2022
- Etichetta: Time To Kill Records
- Genere: Hardcore
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