BEDSORE/MORTAL INCARNATION

Gli italiani Bedsore ed i giapponesi Mortal Incarnation si cimentano in questa collaborazione intercontinentale, creando questo split di due tracce, rendendo vicine due nazioni separate da migliaia di chilometri. I brani sono “Shapes from Beyond the Veil of Stars and Space” dei Bedsore ed “In the Perpetual Torment of Recurrence” dei Mortal Incarnation.

I Bedsore sono una band romana che fonde Black Metal Astrale, Death Metal Tecnico e Progressive anni 70, “Shapes from Beyond the Veil of Stars and Space” è un brano di circa sedici minuti, inizia lentamente, con cadenze quasi Doom, è subito presente l’atmosfera progressive che regala effetti onirici e caleidoscopici, in poco tempo le tonalità sognanti degraderanno in atmosfere funeree, i ritmi rimarranno lenti, con tratti più o meno aggressivi, arricchito con la presenza di intermezzi acustici, un brano decisamente cangiante e ricco di sfumature. Questa fusione di così tanti elementi, apparentemente in contrasto tra loro risulta in realtà interessante ed al quanto innovativo.

I Mortal Incarnation sono una band formatasi a Tokyo, propongono un Death Metal con frammenti di puro Doom. “In the Perpetual Torment of Recurrence” è anche questo un brano di lunga durata, circa dodici minuti, parte subito prendendo a sberle l’ascoltatore a suon di buono e sano Death Metal, per poi rallentare poco dopo, fino a dilatare il tempo, ed è subito Doom. Brano che fonde tratti atmosferici, funerei con il grezzo della distorsione cruda del Death più malvagio, l’insieme cattura l’ascoltatore da inizio a fine, nonostante la durata.

Collaborazione sicuramente azzeccata, le due band si dimostrano simili nel destreggiarsi con diversi generi che riescono a fondere in un unico inseme, seppur siano generi di per sé già noti, la miscela che ne risulta è certamente un qualcosa di originale, e ad al giorno d’oggi quanto mai necessaria nell’ambito del Metal, che sembra rimanere da troppo tempo, ormai, statico e poco cangiante.

Salvo Mulè