Sotto l’egida di Simone Mularoni (ElvenkingDGM, etc…) e freschi di un nuovo contratto con l’etichetta americana Stormspell Records i Gengis Khan arrivano a pubblicare la loro terza opera, finalmente realizzata per il mercato internazionale a cominciare dalla bella copertina di Alan Lathwell.

Fautori da sempre di un ‘old school heavy metal’ con questo nuovo disco il leader della band Frank Leone dichiara la volontà di ‘sorprendere gli ascoltatori, ci sarà più melodia e le tastiere avranno un suono enorme!’; il risultato stilistico è una sterzata verso il power metal dei Powerwolf sia per la somiglianza della voce di Leone con quella di Attila Dorn, sia per l’utilizzo delle tastiere che riempiono il suono con atmosfere epiche e solenni.

Si parte con un coro di facile memorizzazione con ‘Possessed by the Wolf’ e il tappeto sonoro dell’organo di Lee Under ci introduce al cambiamento stilistico dei Gengis Khan fino al velocissimo break centrale con un pregevole solo di Mike Petrone, chitarrista di notevole spessore artistico (ascoltatevi il disco dei Bastet).

In the Name of Glory’ risulta abbastanza banale, un midtempo senza infamia e senza lode, mentre la velocissima ‘Extreme Power’, priva di tastiere o quasi, esalta la sezione ritmica e omaggia i Manowar con un coro che pesca a piene mani da ‘Hail to England’. ‘Eternal Flame’ è la ballata di ‘ordinanza’ che purtroppo non raggiunge la sufficienza: la voce di Frank Leone non riesce ad ammorbidirsi sulle note del pianoforte e risulta troppo ruvida e poco adatta al mood della canzone.

Uno degli episodi migliori è la title track con un coro finalmente vincente e Petrone ancora sugli scudi. ‘Sandman’ e ‘The Wall of Death’ non risultano memorabili, strizzano di nuovo l’occhio all’heavy metal di manowariana memoria e ci conducono velocemente ad un’altra perla del disco, la conclusiva ‘Long Live the Rebels’ che ha tutto per entusiasmare, riff, cori, ritmo, solo, un pezzo che risulterebbe devastante in sede live.

Rimane da citare ‘Gengis Khan’, un pezzo durissimo, giunto in redazione in versione demo che avrebbe sicuramente innalzato il giudizio finale se inserito nel disco, ma del quale non ci sono giunte note aggiuntive.

Alti e bassi: ‘Possessed by the Moon’ alterna momenti godibili ad altri insufficienti con un retrogusto di già sentito e risentito: una maggiore personalità sarà necessaria per l’ulteriore salto di qualità necessario ad affermarsi.

 

Filippo Marroni

 

Tracklist:

  1. Possessed by the Wolf
  2. In the Name of Glory
  3. Extreme Power
  4. Eternal Flame
  5. Possessed by the Moon
  6. Sandaman
  7. The Wall of Death
  8. Long Live the Rebels
  • Anno: 2022
  • Genere: Power Heavy Metal
  • Etichetta: Stormspell Records

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