Il quartetto Bolognese composto da Santi Libra alla voce, Claudio ‘Claus’ Maccone alla chitarra, Fabrizio Rimondi alla batteria e Andrea Sangermano al basso, ovvero i Saints Trade, hanno scritto un altro capitolo del loro ottimo libro, incidendo l’ultimo album, uscito a marzo scorso: ‘The Golden Cage‘.
I Saints Trade reduci da due album di buon successo ed un EP autoprodotto, sono una sicurezza nel mondo italiano dell’Hard Rock melodico.
L’etichetta Art of Melody Music / Burning Minds Music Group ha ricreduto in loro pubblicando il loro terzo album in studio e lanciandoli nel mondo dell’hard rock melodico.
L’album è composto da 11 brani che sono stati creati durante il 2020, nel pieno della pandemia.
Infatti il trio bolognese ha dato un titolo che rispecchia molto quel periodo: “The Golden Cage”.
In questi brani si nota l’esperienza che questi artisti hanno alle spalle e l’album risulta scorrevole e non esce mai fuori tema o quasi.
Nelle prime canzoni si riesce a notare l’incidenza Hard Rock messa a frutto da un buon mix di riff dati dalla chitarra di Claus ed un ritmo di tamburi che accompagnano il nostro udito dove altri non potevano riuscirci. Il basso riesce a valorizzare la batteria e sopra a tutto questo, si nota con grande personalità la voce di Santi Libra, corde vocali che vibrano egregiamente e che tengono bene le note, trasportandoci a tratti, nel power metal. Nei primi tre brani l’hard rock dei Saints Trade si fa notare in maniera molto decisa.
Proseguendo riscontriamo un cambiamento nello stile finora ascoltato. Infatti nei brani “That’s What I Know” e “Stay with Me” si placa molto il riff delle corde di Claus per tornare ad essere un classic rock e i ritmi rallentano, come se fosse necessario una piccola pausa… Ma Per cosa?
Ebbene dopo poco meno di otto minuti capiamo subito che non poteva continuare ed infatti i Saints tirano fuori un brano che sembra tornare dal passato, ma che racchiude la loro personalità; un blues rock trainato da quella loro melodia, il tutto racchiuso all’interno di “Lockdown Blues”.
Presto fatto, alla metà dell’album si sente un ritorno di hard rock puro, con questo loro tocco di personalità e la voce di Libra torna a squillare su ritmi hard. Tutto questo è racchiuso nei brani “Mirror of Myself” e “Once and For All”.
Ci avviciniamo alla fine, con dispiacere e quella tristezza della fine, che non vorresti arrivasse mai, di fronte ad un album ben fatto, sino ad ora.
Ma i Saints Trade ci regalano un brano “lento”, un pezzo pieno delle loro caratteristiche: “Together We Stand”. Poco da aggiungere se non ascoltarlo a volumi elevati.
La fine è imminente e decidono di fare un finale con il botto, un finale che ci lascia la voglia ed è proprio per questo che rimaniamo con il desiderio di ascoltare il prossimo album.
In alcuni brani anche se non escono fuori dalla trama, o perlomeno non del tutto, si nota come se delle insicurezze vengono a galla, lasciando da parte l’intraprendenza che si fa notare all’inizio dell’album ma che fortunatamente si ritrova nel finale.
Questo cd si caratterizza molto per i suoi cambi di riff, ma il filo conduttore che rende possibile non uscire dal tema o quasi, è stata la personalità e quella melodia che i Saints Trade hanno saputo mettere in ogni loro brano.
Ottimo ascolto anche senza cuffie degno di un bel lavoro svolto in studio da Roberto Priori dei Pri Studio.
Fefo Wylde
TrackList
- Neverland
- Break The Chain
- Casino Royale
- That’s What I Know
- Stay With Me
- Lockdown Blues
- Mirror Of Myself
- Once And For All
- Together We Stand
- Double Trouble
- Born To Do (What I Want)
- Anno: 2022
- Etichetta: Art Of Melody Music/Burning Minds Music Group
- Genere: Hard Rock
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