Nati nel 1995 semplicemente come Anguish, la band, nata in quel di Bolzano, cambia poi nome in Anguish Force a partire dal 2003, trovandosi all’attivo un buon numero di album e alcuni singoli. Lo stile della band va a toccare vari ambiti del genere, tra questi è impossibile non accorgersi delle contaminazioni old school di heavy/speed metal con vaghi richiami al power più grezzo che spopolava in band come i primi Helloween, o, volendo forzare vagamente (ma legittimamente), anche i primissimi Gamma Ray.

Con il loro ultimo nato, The W8 of the future, la band affronta il tema del cosmo e si interroga su un possibile futuro, eterno argomento spesso trattato anche solo per poco nel power/thrash ottantiano, dove certe band, in un modo o nell’altro, andavano toccando un futuro improbabile o verso cui nutrissero speranza.

Ad aprire le danze è ‘Birth Of a New Star’, pezzo da novanta che mette subito in risalto una formula vincente di atmosfera, melodia, velocità e un’esecuzione bella grezza come piace a noi amanti del genere. Incalzante anche il ritornello con cori, che sicuramente mieterà il giusto numero di vittime durante un’esecuzione dal vivo. Ottima apertura.
Più diretta e scanzonata è la successiva ‘Stay away from the black hole’, dove il cantato con effetto echo la fa da padrone, sostenuto degnamente da una buona ritmica e un assolo azzeccato.

Si passa a un thrash che parte e finisce arrabbiato con ‘Pay for the mistakes of others’ , il cui incedere ritmico in verità mi ha ricordato gli Helloween di Walls of Jericho, il che può essere solo un bene. Se da un lato apprezzo il cambio in velocità proposto in ‘The kingdom of the hidden planet’, non posso altrettanto comprenderne la durata: se il pezzo parte intrigante ed è vincente l’idea di proporre ancora un altro cambio nell’incedere, non riesco davvero a giustificare oltre otto minuti per un brano che poteva chiudersi in meno; risulta, mi dispiace dire, tedioso.

Al contrario, apprezzo molto che il brano successivo, ‘Tears in the sky’, semplice strumentale di chitarra e tastiera, sia un mero intermezzo di un minuto e mezzo: aiuta a digerire mentalmente il piatto pesante proposto in precedenza.

Opening dai sapori ottimistici che rimanda molto ai vecchi Gamma Ray, apre l’omonima ‘The Weight of the future’, che pur condividendo la stessa durata di ‘The Kingdom of the hidden planet’, numeri maledetti, si rivela un brano molto più scorrevole, grazie ad una ritmica serrata e ad una struttura costruita degnamente. Piacevole l’intermezzo quasi a metà canzone che mette in risalto una chitarra pulita in arpeggio accompagnata dai cori prodotti dalla tastiera.

 

Piacevole anche ‘Saturn’s rings’, che fa molta presa sulla cavalcata maideniana, mentre ‘The end of a old star’ è un inaspettato ma solido intermezzo che cito principalmente per l’abilità di costruire una canzone più o meno completa in circa due minuti e mezzo. Atmosfere arabeggianti aprono e caratterizzano, nel cantato e nella chitarra, ‘The world of wisdom’ , brano vagamente più solenne e incisivo. Sensazioni psichedeliche ci iniziano alla più rockeggiante ‘Metal Disco Satellite’, che si contraddistingue per un feeling più orecchiabile, mentre a chiudere il sipario è un’altra martellata sui denti che risponde al nome di ‘Titanium Meteorite’, dal ritmo travolgente, in special modo nel ritornello. Cito, inoltre, un intermezzo atmosferico con tanto di cori accompagnati da solo chitarristico, che aggiungono solo prestigio.

Ho avuto molto piacere a re-immergermi in un’epoca che non sembra mai tramontare, quella dello speed/power, un genere grezzo e cafone, ma ugualmente veloce e preciso.

 

The W8 of the future è un disco che va dritto al punto, è suonato con bravura, pur non perdendosi in particolari tecnicismi di sorta, e che mira a contagiarci con tanta adrenalina. Disco suggerito agli amanti del genere, quindi i nostalgici, ma anche a chi magari vuol fare una piccola pausa da altri lidi.

 

 

Recensione a cura di Francesco Longo

 

TrackList

  1. Birth of a new star
  2. Stay away from the black hole
  3. Pay for the mistakes of others
  4. The kingdom of the hidden planet
  5. Tears in the sky
  6. The weight of the future
  7. Saturn’s rings
  8. The end of a old star
  9. The world of wisdom
  10. Metal disco satellite
  11. Titanium Meteorite
  • Anno: 2022
  • Etichetta: Wanikiya Records
  • Genere: Heavy Metal

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