TOMMY TALAMANCA

Tommy Talamanca, oltre a essere il bassista dei leggendari Sadist, è un musicista di grandissimo talento che, tra l’altro, ha contribuito a produzioni di altissimo livello nel campo dell’heavy metal nostrano e non.

Con questo nuovo album, intitolato “Atopia“, Tommy dimostra di essere un musicista, oltre che tecnico e raffinato, dotato di una visione musicale a 360°; infatti si passa, con grande piacere, dal progressive metal fino alle atmosfere piu’ gotich che ricordano moltissimo i The Gathering degli anni 90.

Altro grande merito va alla Singer Gloria Rossi che, con grandissimo talento, crea delle melodie molto intense che s’incastrano alla perfezione con le atmosfere che fuoriescono dalle composizioni di Tommy.

L’iniziale “Atopia” è un brano strumentale che ricorda il miglior progressive metal USA ma anche certi dischi degli anni 90, del grande Steve Hackett. Brano mai fine a se stesso dove il sound è compatto e gli assoli metallici sanno essere anche molto immediati e melodici.

“Darkling Glases” è una composizione di altissima qualità dove la massima espressività della Singer è una componente essenziale. I riff di chitarra, molto rispirati dal migliore hard rock anni 80, creano dei grandissimi spazi permettendo a Gloria Rossi di poter esprimersi al meglio. Gli assoli di chitarra sono inseriti al punto giusto cosi’ come gli affascinanti arpeggi. Song molto diretta e gustosa.

Con “Get in, get Through” mi viene in mente il grande Glenn Hughes di fine anni 90; infatti si percepisce un grande spirito seventies ma sapientemente unito con la miglior tradizione del rock piu’ moderno e attuale. La Qualità è decisamente alta! Fantastiche le parti di tastiere unite a ispiratissimi fraseggi di chitarra e a cori veramente ispirati. Uno dei brani migliori del disco!

Le magiche suggestioni di “The Flow” traggono ispirazione dalla migliore World Music ma anche dal miglior dark rock degli anni 90. Le atmosfere progressive riescono, con grande presa, a rimanere intatte nella mente creando un tappeto sonoro sognante e fuori da ogni schema prestabilito.

“The Crack” è un”altro grandissimo brano strumentale dove tecnica, emozioni e talento vanno a braccetto. Il sound è molto devoto al progressive metal americano ma anche al grande rock strumentale del Guitar Hero Joe Satriani. Song che colpisce nel segno senza essere banale, anzi…. le emozioni e le melodie abbondano.

La seducente “Narring World” riesce ad incantarci grazie ai diversi cambi d’atmosfera e alle bellissime linee vocali della Singer che, con dolcezza e delicatezza, riescono ad avere grande presa ed immediatezza.

“Grace in Heaven” è uno splendido brano che sembra uscito dai magici anni 80/90. Ai morbidi arpeggi di chitarra seguono ritornelli musicali provenienti da “Awake” dei Dream Theater o dai Rush del periodo “Presto“. Song dotata di grande personalità!

Notevole anche “Fog” dove influenze della miglior World Music riescono ad amalgamarsi con quelle del miglior pop rock; infatti si riescono anche trovare degli spunti notevoli che possono ricordare il grande Peter Gabriel di “Us“.

Dopo “The Floating Space“, brano interamente strumentale dove il progressive metal incrocia la fusion moderna, arriva l’orientale e struggente “Holy“, Song che possiede tutte le potenziali caratteristiche per essere usata come colonna sonora per qualche film drammatico/storico. Il Groove che fuoriesce dalla composizione musicale unita dalla voce di Gloria Rossi è veramente qualcosa di eccezionale. Ritmi e tastiere dalle sonorità orientali incrociano i cori di Gloria creando un tappeto sonoro di magnifica ispirazione. Tutto questo permette alle chitarre di entrare all’interno del brano per creare melodie molto intense.

Questo album non va semplicemente ascoltato ma analizzato perchè ogni singola nota andrebbe respirata per godere delle incantevoli e intense melodie che vengono create dai singoli musicisti. Opera meravigliosa che consiglio a tutti quello che vorrebbero farsi abbracciare dalla vera Arte.

Domenico Stargazer

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