Deep Valley Blues è un progetto Calabrese nato nel 2016 con all’attivo un EP (Deep Valley Blues_2017) e un disco (Demonic Sunset_2019), con questo ‘III‘ giungono al loro terzo lavoro in studio uscito nel 2021.
Dalla bio della band:
“III” (Third) è il nuovo album dei Deep Valley Blues. Il duro periodo della pandemia ha ritardato le registrazioni del disco, che vennero completate a luglio 2021, la band ha voluto intitolare il disco “III”. La scelta, inoltre, di una copertina bianca, con la maschera simbolo della band impressa come una macchia di “Rorschach”, vuole essere un’espressione “cromatica” del viaggio incominciato dalla band sin dalla sua fondazione: l’immaturità del primo disco dalla copertina nera e la consapevolezza di essere un nulla all’interno dell’universo musicale; la volontà di crescere ed esprimersi in una moltitudine di colori con il “tramonto demoniaco” del secondo disco; e infine il bianco di “III” vuole rappresentare la libertà lasciata all’ascoltatore di interpretare la musica della band così come una macchia di “Rorschach” lascia libera espressione al suo osservatore.”
Bene, dopo questa premessa, alzo il volume e vado ad ascoltare.
“Epitaph (noir ballad)”, apre il disco questa intro cadenzata dal colore doom che ci fa subito “dire di si” con la testa e battere il piede.
“Bronco Buster” ha un riff accattivante e si parte con un brano travolgente che spezza in brevi punti la trama per creare una giusta atmosfera Southern/Stoner per poi ripartire con un finale bello energico.
“Mally’o Mucy”, batteria dal ritmo quasi reggae alla quale si aggiunge il ruggente basso distorto per poi salire di groove con i chitarroni e voce graffiante al punto giusto. Brano dal sapore 100% Stoner.
“Smokey Mountain Woods” è un brano dal taglio Southern Rock, dall’inizio soft per poi dare una grande carica nella strofa che ci fa muovere. Bella energia e buone dinamiche.
“Phobos” altro brano dal taglio original Stoner che scorre senza troppe pretese.
“Talisman” è la “ballad” dell’album. Brano strumentale, breve e che si lascia ascoltare. Piacevoli le atmosfere.
“Pills of darkness” dopo il break, ripartiamo a mille! Brano ricco di rabbia ed energia che fila dritto come un missile.
“Maschere” brano (come la dice il titolo) in italiano, scuro, malinconico. Bello il testo e la melodia.
“Sun of the dead”, partenza a bomba per un brano che non si ferma un secondo.
“Epitaph (reprise)” brano da cantare dall’inizio alla fine, perché ti obbliga a farlo!! Io l’ho fatto, credetemi. Un bello Stoner/Rock energico fatto bene che ci fa avvicinare alla conclusione di questo, fin qui, davvero buon lavoro!
“Mum Darkwoods (dedicated to…)” qui si respira proprio l’aria aperta, quella del vero Southern Rock. Seduti a bordo ruscello, chitarra in mano, sigaretta in bocca, cavallo parcheggiato in doppia fila e solo il dolce suono della natura ad accompagnarci in questo bel finale di “III”.
Beh, che dire, faccio i miei complimenti ai Deep Valley Blues per la musica che offrono e per la loro tecnica e passione nel farlo.
I ragazzi, hanno un mescolato le carte dello Stoner con contaminazioni diverse che rendono questo album, piacevole, colorato, pochissime volte scontato e ripetitivo godendo di una buona longevità di ascolto.
Tecnicamente, sono dei validi musicisti con idee ben precise e che ho apprezzato.
Bello l’artwork, essenziale ma con un significato ben preciso e in tema con i testi e la Musica.
Nik Capitini
TrackList
- Epitaph (noir ballad)
- Bronco Buster
- Malley o’ Mucy
- Smokey Mountain Woods
- Phobos
- Talisman
- Pills of Darkness
- Maschere
- Sun of the dead
- Epitaph (reprise)
- Mum Darkwoods (dedicated to…)
- Anno: 2021
- Etichetta: Swamp Records
- Genere: Stoner Rock
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