Settimo ed ultimo lavoro degli Athlantis, band fondata dal bassista Steve Vawamas, “Last But Not Least” non poteva che essere un album di qualità, vista l’esperienza e la caratura di tutti i componenti del combo.
Giunto alla pubblicazione ad un anno e mezzo dal precedente “02.02.2020”, “Last But Not Least” si attesta, dunque, sul solco già tracciato dai precedenti lavori del gruppo e sfodera una volta di più le ben collaudate sonorità della band, tra heavy e power melodico.
Ciò che colpisce sin dal primo ascolto è l’atmosfera cupa che permea “Last But Not Least”. Non che questo sia un difetto, anzi: è piuttosto una caratteristica che ben si addice ai temi trattati nei testi (dalla violenza sulle donne all’abbandono e al maltrattamento degli animali).
Nel complesso gli Athlantis ci regalano 9 brani (più intro) di un roccioso, solido heavy metal, che a tratti accelera sulle ali di un power metal raffinato, al quale però avrebbe giovato lasciare ben più spazio alle tastiere di Stefano Molinari: peccato, invece, che queste siano sempre relegate a mero sottofondo, senza mai poter essere veramente incisive. Anche Davide Dall’Orto, pur essendo un cantante dalle indubbie qualità, sembra un po’ fuori contesto con il suo stile ruvido, che stenta a decollare e a dare il giusto slancio a molti dei brani di questo lavoro. Come nel caso della bellissima “Scream Louder”, alla cui struggente melodia avrebbe sicuramente giovato una voce meno ruvida.
Oltre alla già citata “Scream Louder”, alcuni brani spiccano sugli altri in maniera particolare: uno su tutti, la bellissima e struggente “Stranded”, nella quale le tastiere sono finalmente lasciate libere di cesellare il sound e la voce del singer sembra completamente a suo agio. O ancora “Waiting For You”, che personalmente trovo fantastica, sia per il tiro power sia per il tema trattato (l’abbandono dei cani, visto dal punto di vista dell’animale: sarà che ho sempre avuto solo cani adottati, ma giuro che dopo averla sentita, corro ogni volta a strapazzare il mio… ndr fuori dal comune!).
Tirando le somme, “Last But Not Least”, seppur con qualche pecca, è un lavoro valido, che ci offre 50 minuti di un buon heavy metal: certo, era lecito aspettarsi qualcosina in più da un gruppo come gli Athlantis, ma nel complesso nulla da invidiare a molte produzioni estere ben più note. Vale assolutamente l’ascolto!
Luy C.
TrackList
- Intro
- Broken Soul
- Scream Louder
- Cursed Time
- Devil Or Woman
- Falling Star
- Stranded
- Me And You
- Waiting For You
- Anno: 2021
- Etichetta: DIAMONDS PROD
- Genere: Heavy Power Metal
Links: