Se siete conoscitori e appassionati di Power Metal saprete benissimo che una delle maggiori realtà internazionali è rappresentata dalla scena italiana. Giunti al quinto album gli Skeletoon ne rappresentano sicuramente uno degli esempi più significativi.
Nati nel 2007 come ‘Helloween tribute band’ grazie al cantante Tomi Fooler pochi anni dopo iniziano a comporre musica propria; ‘The Nerd Metal Superheroes’, così si autodefiniscono i cinque liguri lasciando intendere un approccio improntato all’ironia ed al divertimento anche nel fare musica. Le tematiche trattate nei loro dischi pescano a piene mani sui fumetti e la cinematografia anni ’80.
Dopo il convincente ‘Nemesis’ del 2020 ci ritroviamo tra le mani, a distanza di poco più di un anno, questo
“The 1.21 Gigawatts Club”, un ambizioso concept album su un autentico cult, ovvero la trilogia di “Ritorno al Futuro” di Robert Zemeckis.
Power Metal suonato con grande cura, nel rispetto dei fondamentali del genere con virtuosismi chitarristici, ritmi velocissimi, superproduzione e cori da cantare sotto la doccia: questi sono gli Skeletoon.
Ma non tutto brilla come dovrebbe nei 45 minuti di ‘happy metal’, come piace definirlo da loro stessi.
L’iniziale ‘Holding On’ è il tipico pezzo velocissimo Power Metal, con la voce di Fooler che tocca vette acutissime ma che manca di originalità, difetto che ritroveremo spesso nel prosieguo del disco: è ovvio che i confini entro cui bisogna muoversi sono ben definiti e abbastanza stretti ma quello che sembra venire meno è quel pizzico di personalità che troviamo in altri gruppi nostrani (Flames of Heaven, Labyrinth, Vision Divine i primi che mi vengono in mente).
‘Outatime’ è uno dei migliori pezzi, con cambi di tempo e melodia veramente accattivanti con indovinati inserti di tastiere che ne amplificano i toni epici. Con la seguente ‘The Pinheads’ il livello scende sotto il livello di guardia, un pezzo troppo ‘pop/dance’, oserei dire una potenziale sigla per un cartone animato giapponese; decisamente indovinata ‘2204’, forse uno dei migliori pezzi del lotto, sempre caratterizzata da una venatura ‘pop’ ma decisamente più grintosa e ‘heavy metal’.
Continua il sali e scendi di emozioni e tocca alla fin troppo smielata ballata ‘Enchant Me’ interrompere nuovamente il feeling che stavamo trovando con l’album; la canzone sarebbe perfetta colonna sonora per qualche scena romantica di film anni ’80.
Di assoluta marca Helloween è la seguente ‘We Don’t Need Roads (The Great Scott Madness)’ dove svetta la collaborazione alle tastiere di Alessio Lucatti (Vision Divine); Power Metal ai massimi livelli, veramente un grandissimo pezzo.
‘Pleasure Paradise (Oh Là Là)’ e ‘The 4th Dimensional Legacy’ ci offrono lo spunto per sottolineare, al di là dei gusti musicali, la perfetta esecuzione e la capacità tecnica dei musicisti, Andrea Cappellari e Fabrizio Taricco alla chitarra, Giacomo Staccini al basso e Enrico Sidoti alla batteria. I due pezzi scorrono veloci senza particolari guizzi, in linea con i dogmi del genere e ci proiettano al brano più significativo dell’album: ‘Eastwood Ravine’ è una suite di 7 minuti, dove ritroviamo le migliori qualità degli Skeletoon, melodie, cori e tanta epicità: una delle migliori canzoni della loro intera discografia.
Chiude l’album una cover del famosissimo brano blues rock di Chuck Berry ‘Johnny B. Goode’, per ricordarci della scena del primo ‘Ritorno al Futuro’ in cui Marty McFly sale sul palco e la esegue in una versione scatenata; anche qua gli Skeletoon fanno centro, chiudendo in crescendo un album con luci e ombre.
Abbiamo già accennato ai principali difetti di questo “The 1.21 Gigawatts Club”, la poca originalità e l’eccessiva vena ‘pop’ di alcuni brani, difetti che non avevamo riscontrato soprattutto nei due precedenti album ‘They never say die’ e ‘Nemesis’; d’altro canto ci sono momenti di grande livello che fanno pendere le bilancia verso una sufficienza piena. Se quindi avete voglia di un po’ spensieratezza o indossate giubbotti di pelle e borchie ma in fondo siete dei nerd romantici gli Skeletoon fanno per voi al 100%.
Filippo Marroni
TrackList
1. INTRO
2. HOLDING ON
3. OUTATIME
4. THE PINHEADS
5. 2204
6. ENCHANT ME
7. WE DON’T NEED ROADS (THE GREAT SCOTT MADNESS)
8. PLEASURE PARADISE (OH LA-LA)
9. THE 4TH DIMENSIONAL LEGACY
10. EASTWOOD RAVINE
11. JOHNNY B. GOODE (CHUCK BERRY COVER)
- Anno: 2021
- Etichetta: Scarlet Records
- Genere: Power Metal
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