Ecco i nostrani Aexylium, da Varese, giunti al loro secondo album “The fifth season”.
I ragazzi, sono una folk metal band ricca di interessanti contaminazioni e spunti, tutti da ascoltare. Un tuffo nella mitologia norrea ben pensato e strutturato che vado subito ad ascoltare.
“The Bridge”: Opener d’impatto, dai potenti riff di chitarra, voci graffianti, drumming serrato, flauti e quant’altro che ci fa capire fin da subito di che pasta sono fatti gli Aexylium. Le strofe non lasciano tregua così come gli epici ritornelli e con un parte centrale strumentale dal tono oriented.
“Mountains”: personalmente la punta di diamante di questo lavoro e saggiamente posta al secondo posto della tracklist. Brano per niente scontato, ricco di cambi di tempo ed atmosfere, alternarsi di voci growl e voci soavi. Hey!! Hey!! Hey!! Hey!! il coro che lancia la parte dei soli di violino, flauto e chitarre per poi tornare sul ritornello difficile da togliere dalla testa. Ma per rendere meglio il mio discorso, vi invito ad andare sul canale Youtube della band e guardare il videoclip all’indirizzo (https://www.youtube.com/w…).
“Immortal blood”: il riff di chitarra che già da subito ci fa intendere cosa ci aspetteremo da questo travolgente brano ben cadenzato sulle strofe e niente scontato sui ritornelli. Ben fatto.
“Battle of Tettenhall”: pronti alla battaglia!! Batterie serrate e potenti, riff incalzanti, strumenti al posto giusto e un gran tiro. Epica la parte sul finale.
“Skàl”: Un brindisi che unisce e di buon auspicio. Per i norrei, lo “Skàl” era il brindisi simbolo di unione e celebrazione. Ed è proprio nell’inizio di questo brano che si percepisce questa atmosfera, per poi scatenarci nel calzante mix di riff, melodie, ritmo, cori da urlare con il corno in mano e festa sia.
“An Damsha Mòr”: un intreccio di violini e flauti lanciano questo brano strumentale che scorre piacevole e senza troppe pretese.
“Yggdrasil”: L’albero della vita, secondo la mitologia norrea, frassino, i cui rami sorreggono i nove mondi che costituiscono l’intero universo. Altro brano che si fa notare fin da subito.
“Vinland”: siamo pronti e carichi per una nuova avventura!! Brano potente dal ritmo incalzante che spezza la trama bella tirata in un break tutto da ascoltare per un finale grintoso e carico.
“The fifth season”; siamo quasi giunti alla conclusione con un brano graffiante e riassuntivo. Un degno finale per questo, fin qui, interessante album degli Aexylium.
“Spirit of the North”: brano energico e spensierato che ci fa saltare, fare festa e bere birra fino all’alba di domani.
“On the Cliff’s Edge”: siamo giunti alla fine di questo interessante lavoro, chiudete gli occhi e immaginatevi di essere seduti sulla roccia sopra ad un panorama mozzafiato, al calare del sole, ascoltando il silenzio della natura e facendovi cullare dal suono di soavi flauti, violini e chitarre acustiche.
Che dire, grazie ragazzi per la musica che proponete ed è stato un piacere ascoltarvi, sperando di riuscire a vedervi live che sicuramente ci sarà da divertirsi.
“The fifth season” è un album ricco di contaminazioni che cerca in qualche modo di rompere (non sempre) i cliché a cui siamo abituati quando si parla di folk metal. L’idea della mitologia norrea unisce le tracce in un viaggio unico all’ascoltatore, bene il gioco di voci e interessanti gli arrangiamenti degli strumenti classici/folk/etnici che creano una cornice coinvolgente e coerente. Chitarre sempre al pezzo insieme alle linee di basso e drumming presente e potente.
Band tecnicamente valida che sono sicuro può fare tanto di più e lo farà.
Ottima produzione audio, artwork curato nei dettagli, videoclip ben fatto e mi sembra che ci sia tutto in regola per raccontare tante altre belle storie come questa.
Nik Capitini
TrackList
- The bridge
- Mountains
- Immortal blood
- Battle of Tettenhall
- Skàl
- An Damsha Mòr
- Yggdrasil
- Vinland
- The Fifth Season
- Spirit of the North
- On the Cliff’s edge
- Anno: 2021
- Etichetta: Rockshots Records
- Genere: Folk metal
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