Dopo tre mesi riusciamo a commentare il nuovo cd del trio siciliano, ma la mancanza atavica di gente non tanto competente quanto affidabile che riesca cioè a scivere due, e dico due, recensioni al mese, porta poi a questi incredibili ritardi di pubblicazione.

Sotto l’etichetta tedesca Iron ShieldDanilo Ficicchia (batteria), Ignazio Nicastro (voce e basso) e Giuseppe Taormina (chitarra), dopo un anno dall’esordio, propongono già un altro full lenght, segno che, oltre agli impegni con l’altra band gli EversinNicastro e compari hanno una particolare e ricca vena creativa.

Vena compositiva che ha portato i tre a scrivere questi pezzi che non si discostano di un millimetro dai canoni thrash degli anni 80 e volendo con un po’ di immaginazione si può sentire qualcosa dei Megadeth anni 90 per certe particolarità nelle linee melodiche che talvolta emergono in determinati passaggi.

La lezione dei vari Annihilator (soprattutto quelli del debutto) per le aperture alla partiture in pulito sono state prese a piene mani e messe in pratica; i Megadeth si possono scorgere, volendo, nei commenti di passaggio della chitarra di Taormina che denota di essere in possesso di una discreta tecnica esecutiva; siamo d’accordo nel dire che i clichè del genere sono tutti qui presenti: Robustezza, impatto, velocità e pesantezza dei suoni. Quindi non aspettattevi un cd con chissà quali evoluzioni armoniche, ma comunque rimane la sensazione di un disco sintetico e rappresentativo, a testimonianza di quel Thrash portato avanti nella seconda metà degli anni da una band, per esempio, come gli Slayer. In effetti la voce di Nicastro può a volte ricordare quella di Araya, sebbene la prima paghi nei confronti della prima in termini di presenza, profonda e cattiveria.

Tutto sommato una prova discreta senza tanti fronzoli, nove tracce che non danno tanto spazio alla fantasia, con un timing adeguato al genere (non ci si perde in assurde overture infinite); buona la pronuncia dell’inglese, precisa la sezione ritmica che tiene molto bene in piedi l’impalcatura generale per supportare il sound dell’unica chitarra.

Degni di nota sono gli otto minuti della title track che dopo una introduzione in acustico lascia lo spazio ad un ritmo pressante ma non velocissimo con continui richiami agli accenti chitarristici di Mustaine. Ben figura lo stacco centrale arpeggiato con un profumo maideniano. Ascoltando l’inizio di “The Prophet” sembra di sentire “Holy Wars“, ma va benissimo così (ci mancherebbe), anche perchè la canzone è fiera, quadrata, possente e ficcante.

Tutto il cd dopo l’ascolto lascia un senso di vuoto, di freddo, di desolazione, di smarrimento in pianure secche, vuote e completamente gelate. Ma attenzione che una nuova alba per la guerra è vicina…

 

Leonardo Tomei

 

TrackList

  1. I Am The Machine
  2. All Shall Fall
  3. The Dawn Of Ares
  4. Circle Of Lies
  5. Shields
  6. Interceptors
  7. The prophet
  8. Still To The Front
  9. The Healer

 

  • Anno: 2021
  • Etichetta:  Iron Shield
  • Genere: Thrash Metal

 

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