I milanesi 3 Dreams Never Dreamt, ci propongono un album dal sapore surrealistico e sperimentale. Fin dalla prima nota, dell’opener ‘Interconnections‘, si capisce subito il lavoro e la consapevolezza della band. Ottima registrazione e interpretazione dei singoli strumenti, con tempi di stampo prog condita da un arrangiamento magistrale.

Il gusto della melodia è davvero ottimo, così come la pulitissima voce che accompagna tutti i brani. Con ‘The Black Dressed Clown‘ si entra in un mood più oscuro, in cui un ritmo monolitico si alterna a chitarre pulite. Di rilievo il bel solo centrale, ispirato e tecnico al tempo stesso.

The Ballad of A‘ inizia con un parlato e gli applausi del pubblico, per esplodere in un muro sonoro che si calma in un attimo, un approccio heavy metal come un tempo, in cui fa da padrone la linea vocale, seguita a ruota da una spiccata chitarra. Proprio per il fatto che la band non immette nei proprio brani velocità sproporzionate,  si godono la composizione, le strutture e i singoli ritornelli. Penso a brani come ‘May‘ o la seguente ‘The Dance‘ in cui la voce femminile regala un mood differente.

Ho trovato solo ‘J.Doe‘ un po’ noiosetta, a dispetto di un disco ben fatto, ma è una considerazione del tutto personale.

Grandissima prova vocale invece in ‘Another Vivid Detail‘ in cui Gianluigi Girardi, singer della band, dimostra di sapersi adattare a qualsiasi ritmica.

Ipnotica ‘3:46 The Moon of the last day‘, rapisce fino alla sua esplosione in un brano rallentato e possente dai toni drammatici e progressivi, la sezione ritmica accompagna alla grande, lasciando campo aperto a voce e chitarra di esprimersi.

Di Dream Theateriana memoria ‘The Poet‘, si dimostra il brano più potente del lotto, sempre marchiato a fuoco dallo stile della band. Ancora un brano rallentato, a mio avviso la tipologia in cui si esprimono al meglio, ‘Save from Myself’ è un grandissimo brano, dalla struttura semplice, ma pregno di  emozioni.

Si chiude con la title track ‘Another Vivid Detail‘ che nulla aggiunge o toglie ai brani appena recensiti, sulla falsariga degli altri.

Davvero ottimi i suoni e adatti alla band, un progetto che andrebbe assolutamente ascoltato!

 

Alex G

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