Sotto il segno del Grindcore!
Il gesto dello split,da decenni, oltre ad essere un aiuto per varie band di unire gli sforzi e propagare la musica estrema a tante menti è anche un gesto di solidarietà e muto appoggio nel nome di questa bandiera.
Analizzeremo un altro piccolo grande esempio di questa attitudine fraterna: il letale spit “Barbaric Scenario“, messo in piedi da due punti cardine del Grindcore internazionale: gli italiani One Day in Fukushima e gli indonesiani Aftersundown, sin dall’immagine dello split e il suo nome si intuisce la furia selvaggia distruttrice e liberatoria di questa musica verso un mondo deforme ed artificiale.
I prodi One Day in Fukushima vengono dalla Campania e si sono guadagnati il posto di una delle band portanti del Grind italiano attuale, in uno scorcio della loro storia arrivarono a contaminarsi con venature Death Metal più tecniche, diventati un trio sono tornati ad un marcio e devastante puro Grindcore vecchia maniera.
Gli Aftersundown provengono da Tangerang, Indonesia e per la loro molto prolifica produzione sono finiti sotto gli occhi dei seguaci del genere di tutto il mondo.
Questo split è stato prodotto con la collaborazione di varie etichette D.I.Y. italiane e straniere.
Gli One Day in Fukushima occupano il lato B dell’opera partendo di botto con “The March Of 1st Republic/Kadogo“, due schegge impazzite sparate da un unica pistola, un intro pesante e strafottente bruciato in seguito da un minacciosissimo riff sparato con un drumming Hardcore, growl rabbiosissimo ed ermetico come da tradizione, un colpo durissimo ed è la fine.
“The Leviathan” cavalca il testo imponendosi in maniera mastodontica aumentando il tiro con laceranti duo growl/scream, riff schegge taglienti alternati con passaggi lenti e schiaccianti, nessuna tregua e si apre “Black Hole of Calcutta“, 16 secondi esplosi in faccia come una granata!
“Bootlicker’s Waltz” riemerge marcissima, predominante in blast beat doppia cassa in medio tempo che schiacciano contro il muro l’ascoltatore insieme ad un esecuzione vocale e strumentale schizofrenica che ci accompagna alla conclusiva “Dog’s Life“, un’ altra incazzatissima calciante bordata, partendo in modo marziale come una marcia nella strada esplodendo poi in un uragano sonoro di rabbia incontrollata e disperata, dalla ritmica a tratti gustosamente melmosa, oserei dire “Sludge/HC”.
Decisamente un’ altra ottima prova dei campani, che si confermano come una delle realtà più solide della musica estrema italiana (e non solo)!
Il lato A è dominio degli Aftersundown che ci propongono un bell’assaggio del loro Grindcore estremissimo e “rumoristico” (ma senza perdere la musicalità prorompente), canzoni come “Bullshit Doctrine“, “Pills Freak, “Dope” , “Fake Raids” sono come un vomito marcio sparato in pochi secondi con ferocia, manciate di secondi dove il cantato sfuriato all’estremo, i blast beats e chitarre come motoseghe dipingono un mondo alienato, orribile, violento e disgustosamente anestetizzato. Ottimo il tributo ai Doom, leggende del Crust-Punk, coverizzando uno dei loro cavalli di battaglia:” Police bastard“!
In conclusione posso dire a tutti i fan del Grindcore più incazzato e vecchia scuola di non perdersi questo split, contenente due ottime prove di forza di band che rimarranno nel firmamento di questo genere!
Draugar
TrackList
AFTERSUNDOWN
- Bullshit Doctrine
- Pills Freak
- Dope
- Fake Raids
- Police Bastard (Doom cover)
ONE DAY IN FUKUSHIMA
- The March Of 1st Republic + Kadogo
- The Leviathan
- Black Hole Of Calcutta
- Bootlicker’s Waltz
- Dog’s Life
- Anno: 2020
- Etichetta: ZAS Autoproduzioni, Deevolution Records, Fresh Outbreak Records, Barbarie Autoproduzioni, Italian Extreme Underground, Impeto Records, Zero Produzioni, 17Records Distro, Perettacore, Kaspar House – Cosmic Tunes, Disastro Sonoro, Inmundo Records, Skitnaste Records, Bolzkow Records, Giorni Neri
- Genere: Grindcore
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