Dopo oltre due lustri di carriera, gli Artemisia ci presentano la loro nuova fatica musicale “Derealizzazione Sintomatica” distribuita dalla Onde Roar Records.

Si parte con ‘Ladro D’anime‘, un bel basso introduce il brano che si impreziosisce di un riffing guitar a mio avviso molto thrash metal, il chorus del brano funziona e da spazio a una vocalità molto bella.

‘Identità‘ è un brano molto particolare, abbiamo break interessanti di acustica dal grande pathos intriso da una sezione ritmica estremamente forte, per poter apprezzare questo brano bisogna riascoltarlo più volte.

La Benandante‘, propone un sound che inquadro a mio modo di ascoltare tra il Doom e lo Stoner, a tratti inquietante e decadente.. l’interpretazione ritmico sonora non mi è piaciuta, tanti riff senza un filo conduttore con stacchi estremamente violenti senza fluidità. Onestamente si poteva fare di meglio.

Fata verde‘, è invece un brano che mi piace molto perchè ha una bella struttura dall’inizio alla fine, l’intro di piano è estremamente bello, leggermente lungo a mio gusto personale, un minuto è veramente troppo se si utilizzano, a mio modo di ascoltare, gli accordi di settima (il suono li richiama molto), però l’evoluzione del brano che parte soft per poi esplodere mi ha convinto tantissimo. Bravi.

Ombre della mente‘, per me un brano che è stato creato in tre parti agganciate più o meno bene, a me la musica piace e idem il cantato, ma sembrano ritmicamente tre brani diversi pur avendo un’ armonia di base che li aggancia. Per capirci a 1:58 e 2:44 abbiamo cambi evidenti, ecco in questi cambi non ho visto degli agganci fluidi.. onestamente è un peccato perchè si potevano valorizzare in un altro modo.. non è una critica, ma un punto mio di vista soggettivo.

Nelle Terre di Ulisse‘ è un brano strumentale che mi è piaciuto molto ,ho constatato delle sonorità jazz e fusion, con un bel groove da parte di tutta la band, gli arrangiamenti sono bellissimi e coinvolgenti, anche le parti più progressive risultano gradevoli e molto belle all’ascolto.

Fobia‘, sicuramente da cantare non è facile.. ma posso dire che quì abbiamo una super prestazione vocale, ci sono tanti cambi di tempo e ci sono atmosfere multiple all’interno del brano che lo rendono estremamente vivo all’ascolto.

Favola‘, personalmente un brano che non mi fà impazzire, il mood è decadente e per essere la chiusura del disco avrei preferito, e ribadisco sempre a mio gusto personale e soggettivo, un po’ più di vivacità anche forse per via del titolo del brano.., anche quì trovo poca fluidità tra le parti, ma è anche vero che se si prendono le singole parti esse sono belle, un gran peccato.

Conclusioni Finali:

Gli Artemisia sono una band valida che sà suonare, il talento è enorme, però ci trovo luci e ombre, alcune canzoni le ho trovate poco fluide nella struttura e nei cambi di tempo, un gran peccato veramente ,però ci sono alcuni brani che sono degni nota e costruiti in maniera magistrale, la domanda è: perchè? Se migliorassero soltanto questo aspetto, sarebbero una band super.

 

Pier Paolo Lunesu

 

TrackList

  1. Ladro D’anime
  2. Identità
  3. La Benandante
  4. Fata Verde
  5. Ombre Della Mente
  6. Nelle Terre Di Ulisse
  7. Fobia
  8. Favola
  • Anno: 2021
  • Etichetta: Onde Roar Records
  • Genere: Rock

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