Ritorno in pompa magna per i toscani Angel Martyr che, dopo l’ottimo debutto “Black Book: Chapter One“, ritornano con una nuova opera dotata di grande fascino. Lo spirito del miglior power/epic metal riecheggia in ogni singolo brano con grande piacere e capacità; infatti i bellissimi echi agli immensi Manilla Road e Cirith Ungol sono ben evidenti e graditi.

I nostri ci regalano un disco tradizionale ma mai banale …anzi. Le singole composizioni convincono grazie all’ispirazione e alla freschezza delle belle melodie piene di entusiasmo e di attitudine. La bellissima ed epicissima intro “Black Rose on a Frozen Grave” ci apre le porte a due brani di grandissimo spessore metallico: “The Legion of the Black Angels” e l’inno “Forgotten Metal“.

I riff potenti e taglienti ricordano i grandissimi Running Wild. Il Singer dimostra grande personalità e capacità nel saper interpretare brani di grande intensità cosi’ come il resto della band; infatti le ispiratissime chitarre e la potente sezione ritmica sono il motore degli Angel Martyr. Due inni che, con grande fede e passione, traggono ispirazione dal migliore metalllo anni 80. L’epicissima “Black Twin Rising” sembra uscita dalle penne dei grandissimi Cirith Ungol. I Riff penetranti, le belle armonizzazioni e i velocissimi assoli di chitarra introducono un brano dottato di grande fascino ed impatto. L’ispiratissima prestazione del singer ci regala grande enfasi nell’ascolto. Grandissima song!!

La massiccia “Marked By the Woodblade” ci porta nel miglior speed metal tedesco dove i riff al vetriolo ci sparano in faccia del grandissimo e durissimo heavy metal. Song metallica che sa di Manowar quanto di Helloween da “Walls of Jericho“. Brano compatto e di altissimo livello.

Altra mazzata con la tellurica “Nothing Louder Than Silence” dove la sezione ritmica da il meglio di se spingendo al massimo e regalandoci dell’ottimo power metal molto devoto ai primissimi Virgin Steel. Dopo la breve ma oscura “The Arrival In Geresene’s Land” abbiamo la potentissima e conclusiva “My Name Is Legion“. Quasi a voler dimostrare la potenza/significato del loro nome, gli Angel Martyr concludono con una perla che non sfigura affatto di fronte a song di band internazionali.

Suite di 12 minuti dove il singer Tiziano ‘HammerHead’ Sbaragli e la sezione ritmica, con grande bravura ed ispirazione, spingono al massimo dell’intensità. Stacchi potenti e velocissimi vengono accompagnati da momenti acustici che ci trascinano sempre piu’ nella grandiosità del brano. Le influenze della NWOBHM sono ben evidenti, bilaciate e gradite; infatti, in alcuni momenti, si sente molto l’influenza dei grandissimi Iron Maiden.

Gli Angel Martyr, con il loro potente e vero heavy metal, si dimostrano una sicurezza e in questo periodo ne abbiamo veramente bisogno. La Musica ha un potere straordinario e la band toscana sa come toccare le corde dei metallers piu’ fedeli.

 

Domenico Stargazer

 

TrackList
1. Black rose on a frozen grave (intro)
2. Legion of the black angels
3. Forgotten metal
4. Black twin rising
5. Climbing the walls of the abyss
6. Marked by the woodblade
7. Reckless master
8. Nothing louder than silence
9. The arrival in geresenes’ land
10. My name is legion

  • Anno: 2020
  • Etichetta: Iron Shield Records
  • Genere: Heavy Metal

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