Gli STARBINARY, band formata da capacissimi musicisti, hanno pubblicato questo “Divina Commedia – Paradiso” il 13 Novembre scorso per la Art Gates Records e, come qualcuno avrà già potuto intuire, è il disco a chiusura della trilogia ispirata a uno dei più grandi capolavori dell’umanità. Messa così la cosa farebbe tremare i polsi anche al più coraggioso dei coraggiosi, ma nel corso degli anni in tanti si sono cimentati, più o meno sfacciatamente, nella riduzione in musica di cotanta magnificenza. Questo, da una parte, potrebbe portare il rischio di qualcosa di déjà dit, ma dall’altro potrebbe anche spingere una band a dare il massimo per cercare di dire qualcosa in più di quanto sia già stato detto.

In questo caso, la band, composta da Joe Caggianelli alla voce, Luigi Accardo alle tastiere, Ralph Salati alle chitarre, Sebastiano Zanotto al basso e Alfonso Mocerino alla batteria, ha fatto le cose veramente in grande, facendosi affiancare da Renato Cadel come voce narrante, da Elisa Stefanoni come voce di Beatrice, dal violoncellista Nicola Brodel, dal soprano Cristina Greco, dal contralto Anna Bessi, dal tenore Dogminin Simone Kone, dal basso Giorgio Marobbio e da un coro composto da una ventina di bambini (e scusate se è poco!!). Il tutto è stato prodotto in maniera altamente professionale: una parte delle registrazioni sono state effettuate nello studio privato del tastierista Luigi Accardo e poi il tutto è stato rifinito ai Sandhog Studio e ai Dyne Engine Studio.

 

Musicalmente parlando, come già accennato in precedenza, ci troviamo di fronte ad una band molto preparata, che non avrei paura a definire di virtuosi; che regala magniloquenza e la giusta dose di varietà alle tracce. Il rischio però, sempre dietro l’angolo, è che il tentativo di condensare le cantiche dantesche nello spazio a disposizione, il voler narrare troppo, appesantisca un po’ l’andamento di alcuni brani, ma la grande perizia del gruppo fa sì che tutto scorra senza alcuna riserva .

 

Non vi è dubbio che per tutta l’opera gli STARBINARY hanno fatto loro l’imperativo categorico enunciato da Virgilio nell’Inferno: “Vuolsi così colà ciò che si puote dove si vuole” e quindi neanche noi più “dimandiamo” e ci lasciamo trasportare volentieri, dalle note degli 11 brani, attraverso i cieli che compongono il Paradiso dantesco, fino al raggiungimento dell’Empireo.

Questo disco manderà sicuramente in sollucchero gli appassionati del prog metal più virtuoso ed è consigliato a chi cerca una musica che va ascoltata con attenzione, a chi è pronto a farsi prendere per mano dalla band, come Virgilio prima e Beatrice poi avevano fatto con Dante, per farsi accompagnare in questo viaggio fino alle stelle.

Probabilmente, sentito con l’orecchio del profano, potrebbe risultare un po’ stucchevole, tanta è l’abbondanza profusa nelle sue tracce: è un prodotto non adatto sicuramente a tutti, ma che in tanti dovrebbero ascoltare molto attentamente e quindi applausi per questo lavoro fortemente sentito e ben eseguito, degna conclusione che gli STARBINARY hanno dato alla loro riduzione della Commedia per antonomasia.

 

Cristian Angelini

 

TrackList

  1. The Moon
  2. Mercury
  3. Venus
  4. The Sun
  5. Mars
  6. Jupiter
  7. Saturn
  8. Stellae Fixae
  9. Primum Mobile
  10. The Empyrean
  11. Stars

 

  • Anno: 2020
  • Etichetta: Art Gates Records
  • Genere: Progressive/Power Metal

 

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