Mi ritrovo piacevolmente a recensire la seconda opera del progetto Triskelis dopo l’onore di aver recensito l’album precedente “Orior“.

Questo progetto nasce nel 2020 dalla mente di Sergio Vinci, polistrumentista attivo nella band Black Metal LIlyum, cercando di creare atmosfere mistiche, malinconiche, ma al tempo stesso fredde e meccaniche usando una combinazione di un Synth dai toni Dark/Gothic con un ossatura Stoner/Doom, il tutto senza voce, pura atmosfera.

Lo scorso 20 gennaio è uscito il secondo lavoro “Malicon” che si presenta con una immagine in bianco e nero, notturna, una figura sotto la pioggia che si ripara con un ombrello e cerca forse di rientrare o trovare qualcosa o qualcuno.

Si avverte, rispetto all’opera precedente più “mistica”, una spinta importante nella parte malinconica dei suoni e ce ne accorgiamo appena si inizia ad ascoltare le prime soavi note del Synth in “Inrot“, maliconia ma anche molto onirica, che ricorda una foresta innevata in un remoto Nord.

Pochi attimi e ci investe un pesante basso in “Gomam“. In questo nuovo album la tecnica compositiva si è evoluta ulteriormente, con meno spigoli e più centratura. Il brano marcia con un basso riflessivo e cupo con abbellimenti di batteria e synth, ottimi gli stacchi e i cambi di atmosfera molto Stoner sul finale che riaprono al synth sempre più sinfonico.

Mosar” si presenta con un intro “disperato”, la qualità dei suoni è eccellente e un synth che quasi sembra una voce che cerca qualcosa, meravigliosa l’impennata dalla metà in poi, tutti gli strumenti in un passaggio oserei dire epico, anche il drumming è precisissimo e carica il tutto e ci porta ad “Amot” dove il ritmo si rallenta e ci culla in un atmosfera da gelida mattina solitaria (fantastico il suono del synth), quasi commovente  alternato a passaggi con un basso severo e lugubre combinato alla perfezione con la batteria, molto intimista il finale.

 

Tiev” ha subito un sapore di Stoner movimentato che si impenna con il synth molto corale, il ritmo si infrange in un frame molto drammatico e angosciato decisamente delizioso si lega in maniera perfetta di continuità a “Noesi“, claustrofobica e disperata, dove il synth crea un tappeto onirico sostenuto da un forte basso e drumming, rallentando in un finale in dissoluzione.

 

Si arriva alla titletrack “Malicon“, aperta da un riff semiacustico quasi medievaleggiante che via via diventa sempre più malinconico e dolce, il synth sembra uno spirito, verso la metà il ritmo aumenta dandogli una parvenza riflessiva e ci porta alla conclusiva “Ruatt“, tornando ad una Dark Synth/Doom molto cupa con un ritmo cadenzato e sinistro ma che poi si rompe lasciando spazio ad una conclusione immersa in un enfasi molto toccante dove i tre strumenti si seguono all’unisono in maniera sublime.

 

Sergio Vinci si riconferma un polistrumentista eccezionale e prolifico e questa nuova opera del suo progetto Triskelis si aggiunge al mosaico espressivo di questo autore, esplorando nuovi territori nel campo della musica d’atmosfera in un ulteriore ottimo passo in avanti!
Chi ama il genere non deve lasciarsi scappare questa perla!
Ottimo lavoro decisamente consigliato!

 

Draugar

 

TrackList

  1. Inrot
  2. Gomam
  3. Mosar
  4. Amot
  5. Tiev
  6. Noesi
  7. Malicon
  8. Ruatt

 

  • Anno: 2021
  • Etichetta: Ghost Record Label/Broken Bones Records and Promotion
  • Genere: Gothic/Doom

 

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