Ci eravamo occupati dei Silenzio Profondo recensendo il precedente omonimo cd, il quale aveva riscosso l’apprezzamento del nostro Alberto Trump. Ho avuto modo quindi, prima di approcciarmi al nuovo ‘Ritorno Dall’Incubo‘, di riascoltare quel lavoro e devo dire che il quintetto proveniente dalla provincia di Mantova ha fatto un bel salto in avanti, già l’esordio era buono ma qui si sente la maturazione nelle composizioni, sin dall’iniziale cavalcata heavy dal titolo ‘Incubo‘! Song costruita alla perfezione, tra cori, riff e soli alla vecchia maniera, con un cantato perfetto e trascinante. Non da meno la successiva ‘Supernova‘ che si fa ancora più melodica ma non lasciando lo spirito heavy. Il cantato in lingua madre, da me amatissimo, è ottimo, la sua metrica perfetta esalta le doti vocali di Maurizio Serafini.

Le chitarre distorte di Gianluca Molinari e Manuel Rizzolo aprono la ritmata ‘Falsa Illusione‘, condensato di melodie heavy rock architettate con perizia e dovuta personalità. Queste note mi ricordano i Judas Priest e non è poco. Del resto la band per un breve periodo della carriera ha suonato cover di JudasIron MaidenMetallica ecc. E quando una band non si fossilizza nelle sole cover ma ne trae spunto per le proprie composizioni è già a metà del lavoro. Come dicevo la personalità emerge in queste iniziali composizioni, di un gradino superiore rispetto alla passata produzione, la stessa ‘Danza Macabra‘ dal ritmo cadenzato (Tommaso Bianconi al basso e Alessandro Davolio alla batteria) e le trame più profonde, colpisce per il suo effetto potente e per la parte strumentale oscura.

Elettroshock‘ segna il giro di boa dell’album e lo fa con un heavy metal classico tiratissimo, dove la potenza sprigionata dalla band avrà l’impatto dovuto in sede live, con un headbanging furioso! Per veri cultori del metallo pesante!

Entriamo così nel quartetto di brani finale con ‘Nella Tela‘, qui si volge verso un hard rock venato di prog quantomeno nelle liriche e di pura melodia in certi fraseggi sonori che strizzano l’occhio al commerciale (Timoria docet?), ma senza snaturare l’attitudine della band.

 

Buona la strumentale ‘Veleno‘ che mettte in mostra le doti tecniche dei ragazzi mantovani. Segue ‘Solo Carne, Solo Sangue‘, 7 minuti di melodie, tecnicismi chitarristici, riff pesanti, linee vocali perentorie, il tutto contornato da un testo in italiano che non molla mai la presa distendendosi agevolmente sulla parte musicale, dimostrando che se si conosce bene la propria lingua anche scrivere canzoni metal in italiano non è impresa ardua, bravi ragazzi!

Chiude il cd ‘Ri(tor)nato‘, potente hard rock che nulla aggiunge ma soprattutto nulla toglie ad un lavoro così ben congegnato dai Silenzio Profondo.

A chiosa di questa recensione posso aggiungere che nel panorama di valide band dell’undergrounf italiaco i Silenzio Profondo meritano un posto d’onore e sono certo che in futuro ribadiranno questa loro forza con nuovi dischi di assoluto valore. Consigliato agli amanti dell’heavy metal tricolore.

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

  1. Incubo
  2. Supernova
  3. Falsa Illusione
  4. Danza Macabra
  5. Elettroshock
  6. Nella Tela
  7. Veleno
  8. Solo Carne, Solo Sangue
  9. Ri(tor)nato
  • Anno: 2020
  • Etichetta: Andromeda Relix)
  • Genere: Heavy Metal

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