Ispirati da band quali Velvet UndergroundSonic YouthVibravoid e degni seguaci di The Oh Sees e The Jon Spencer Blues Explosion, giungono con ‘Elevate To The Misery‘ al quinto capitolo sonoro della loro carriera i 23 and Beyond The Infinite, quartetto beneventano.

Registrato in presa diretta, e si sente, ai Vacuum Studio di Bologna da Enrico Baraldi, ‘Elevation To The Misery‘ segna una nuova svolta musicale per la band, sia pure meno vistosa di quanto si pensi. Qui si svaria dal post punk al garage, dallo psych al noise come nulla fosse, con un’agilità degna del miglior primo ballerino della Scala.

La scelta di registrare in presa diretta risiede nel fatto di cercare di dare già su supporto ottico l’impatto che scaturisce dai live, live che al momento sembrano una chimera in questo periodo così oscuro della nostra vita.

Oscurità che emerge anche nelle varie canzoni, come del resto il titolo stesso dell’album richiama. Otto brani dalle forti mutazioni che non stravolgono però l’essenza, il lato emotivo che esso trasmette nota dopo nota. Non mi dilungo nel track by track perchè fondamentalmente non avrebbe nemmeno senso, i 23 Beyond and The Infinite vanno scoperti da soli, senza suggerimenti, così da trarne ognuno il proprio parere, perchè la musica è soggettività e ci sarà chi li esalta e chi gli sarà indifferente.

Dal canto mio, avendo dato un ascolto anche ai lavori passati, posso asserire che la maturità della band in quello che fa e propone è evidente, a voi la sentenza, evitando di passarla ai posteri.

 

Gary Stone

 

TrackList

  1. Brave New World
  2. Playhouse
  3. It Is What It Is
  4. Magnetic Glance
  5. Pendejo
  6. That Pig Was Right
  7. A Mild Lie
  8. Las Vegas

 

  • Anno: 2020
  • Etichetta: Dirty Beach, All Will Be Well, Tongue Records, Aumega Projec
  • Genere: Post Rock

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