Cori oscuri ci introducono il nuovo album degli Ades Numen, band dedita a un bellissimo symphonic death/black.
E’ proprio il brano che da il titolo all’album ‘War‘ che fa da apripista, schiacciasassi che devasta subito l’ascoltatore, scoprendo le carte in tavola senza indugiare troppo. Si capisce da subito che la band ha capacità tecnico/compositive di alto livello, incentrando su un ottimo livello melodico i brani, massicci ma curati in ogni singolo aspetto. L’unica cosa che mi ha lasciato meno soddisfatto, di un album veramente di livello, è la registrazione della voce, un po’ troppo “asciutta”.
‘Destination Underworld‘ è ancora potentissima come la precedente, con un ritmo incessante, diretta come un treno. Non aspettatevi assoli funambolici, ma sezioni ritmiche devastanti da pogo live, con tanti blast alternati da una doppia cassa ben definita.
Una tastiera empirica apre ‘Rotten Blood‘, dai contorni black e ritmi rallentati che sembrano uscire dal peggiore degli incubi. Devo dire che la band riesce a gestire al meglio anche il tempo slow, arricchendolo con una brutalità quasi ragionata.
‘Breath of Phobetor‘ sembra continuare dalla precedente, ma con arrangiamenti di tastiera molto classici e una struttura articolata .
Un arpeggio inquietante con tanto di voce sussurrata, una struttura di stile norvegese che si incrocia con gli ultimi Behemoth ed ecco servita ‘Revenge Doll‘, da ascoltare con attenzione.
Con ‘Medusa‘ si parte subito in quarta, brano d’impatto live, con diversi cambi di tempo, dimostrando di riuscire ad essere poliedrici senza strafare, con tanto di parte centrale drammatica perfettamente riuscita, che ne fa, personalmente, il miglior brano dell’album.
‘Sin Son‘ è un altro bel brano, molto vario e ben interpretato, arrangiamenti ben ingegnati e ritimi mai noiosi. Sembra l’inizio dell’apocalisse, introdotta da una bella parte strumentale, per sfociare nel tritacarne che propone la band per tutto il disco, ‘Glory False‘ esplode nella sua furia senza bisogno di velocità eccessive.
‘Ades Numen‘, che prende il nome dalla stessa band, conclude un disco veramente ben fatto, in tutti gli aspetti, che consiglio caldamente a tutti gli amanti del death/black metal. Soprattutto perchè non hanno bisogno di mettere un milione di fronzoli inutili per creare un disco potente ed evocativo.
Alex G
TrackList
- Primogenitus Ex Evil(intro)
- War
- Destination Underworld
- Rotten Blood
- Breath of Phobetor
- Revenge Doll
- Medusa
- Sin Son
- Glory False
- Ades Numen
- Anno: 2019
- Etichetta: Another Side Records
- Genere: Symphonic Death Black
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