SOLARIS – Un Paese Di Musichette Mentre Fuori C’è La Morte

‘Un Paese Di Musichette Mentre Fuori C’è La Morte’ [cit.] non è solo l’Italia del futuro [cit.], è anche il titolo del secondo disco dei Solaris di Cesena, pubblicato via Bronson Recordings. Vanno subito messi i puntini sulle i e bisogna specificare che neanche stavolta siamo davanti a “solo canzonette” [cit.], piuttosto a una collezione di sei pezzi ciascuno proiettante un’immagine.

Difficile ingabbiarli tutti in un solo genere. Il quartetto si definisce noise rock, ma nel disco sono evidenti richiami grunge, post-rock (a volte perfino post-meta) e hardcore. ‘UPDMMFCLM’ ha il pregio di offrirci una vasta varietà di suoni, presentandoceli con ritmi lenti e inesorabili che accompagnano testi rigorosamente in italiano.

Appena è partita “Podio” ho avuto una mezza svarionata Electric Wizard di “Dunwich”, ma giusto per via del riff principale della strofa, perché in realtà il (breve) brano ha tendenze molto più hardcore. Due minuti e sei secondi dopo si passa già ai bellissimi stacchi strumentali di “Ezikmndrek”, permeata da un gusto più cantautoriale che ritroveremo anche nei brani successivi. In base al mio personalissimo gusto lo definirei il pezzo migliore dell’album, quello che meglio lo rappresenta e in cui sono incentrate tutte le sue sfumature.

Caratteristica principale di ‘UPDMMFCLM’ è comunque la lentezza: tutto quello che i Solaris vogliono dirci viene espresso senza fretta, con una delicatezza che allo stesso tempo è intensa e si manifesta nelle distorsioni e gli effetti scelti. “Oro” e “Marnero” sono forse storia a sé: entrambe di circa otto minuti ciascuna, con lunghi intervalli strumentali, dal gusto più alternative la prima, più noise la seconda. In “Voce” riesco perfino a sentire accordi di stampo più atmosferico e profondo, la strumentale “Maledetti” gioca invece sull’eco e i riverberi, prima di sfociare nella citata “Marnero”.

Questo è il succo del secondo traguardo dei Solaris, anche se un solo ascolto non basta a coglierne l’essenza. Come spesso accade, per carpire tutte le sfumature di un disco è necessario ascoltarlo più volte, soffermarsi sui particolari. ‘UPDMMFCLM’ ha una personalità viva e un’originalità che senz’altro spicca nel panorama odierno. Tra pandemia, riscaldamento globale, risorse del pianeta quasi al collasso e compagnia cantante è proprio vero che fuori c’è la morte, per nostra fortuna però a fare da colonna sonora non abbiamo soltanto l’opzione delle musichette.

Elisa Mucciarelli