Premessa: questo è un disco per chi ama questa forma d’Arte nelle sue espressioni più sinistre e pericolose: quella strumentale. Nell’attuale orgia di simulazione, retorica, discorsi, parole. Oltraggiare sistematicamente lo schema, proponendone alla fine un altro, aberrante, che mette in discussione lo statuto stesso dei suoi singoli elementi, schiaffeggiando, offendano pure i “lettori comuni”, quelli che nel testo pensano di infettarsi di Parole.

Allora musicalmente cosa abbiamo davanti? Pochi fronzoli che mettono in risalto la voglia di porre omaggio a un sound forgiato col sangue, molta atmosfera, peraltro in gran parte proprio creata dall’assenza della voce, ma c’è ovviamente anche la giusta dose di violenza, che crea vortici aperti verso il più profondo degli incubi affamati di anime.

Questa promo arriva sotto forma di un viaggio sinistro, malefico. La registrazione riesce nella paradossale impresa di valorizzare una sezione ritmica che non da tregua all’ascoltatore e che si fonde alla perfezione con le graffianti chitarre. Sopra una ispirata parte strumentale abbiamo il costante e profondo lamento interiore, un brivido gelido generato dal nostro inConscio, che corre lungo la schiena ogni volta che le sue parole articolano e descrivono le diaboliche litanie.

Non abbiamo una registrazione lo-fi, ma il tutto va a favore di una profondità sonora che accentua quell’oscuro alone che permea ogni composizione, sorprendere, andando a creare qualcosa di interiormente malvagio, così distante da quella furia malsana di moderna concezione, ma pur sempre figlio di quella violenza che è stata plasmata e toccata dal Diavolo decenni or sono. Un lavoro che a ogni ascolto riesce a delinearsi come il background sonoro di un mondo indescrivibile pronto a balzare nella nostra dimensione e poter così strisciare, tentare e indurre al peccato quel tanto odiato genere umano destinato ad essere maledetto per l’eternità.

Un album ostico, all’insegna del caos “studiato” e perciò volutamente elitario -a tratti imperscrutabile-, che inevitabilmente per molti continuerà a risultare indigesto anche dopo ripetuti ascolti.

 

Giuseppe ‘Dissected’ Patella

 

TrackList

  1. Chaotic Century Of Oblivion
  2. Mass Murder Fever
  3. Future in a Bomb
  4. Obsessed By Death
  5. Perpetual Bloodlast
  • Anno: 2020
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Black Metal

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