La moderna industria musicale, quale che sia il genere preso in esame, è caratterizzata da un flusso di uscite continuo: dischi, singoli, demo, EP, ce n’è veramente per tutti, e questo i Wojtek lo hanno probabilmente già capito. La band si forma nel maggio 2019 e, pochissimi mesi dopo, dà vita al  demo d’esordio, composto di quattro tracce in cui noise, sludge e post-metal si prendevano a braccetto. Non contenti, i nostri cinque giovani decidono a meno di un anno dalla loro formazione come band di buttare anche un EP in pasto al pubblico. Quest’ultima fatica si intitola ‘Hymn For The Leftovers’ ed è una chiara manifestazione dell’intento di darsi da fare e mettere al fuoco tanta più carne possibile, un po’ per assecondare il flusso di ispirazione e un po’, probabilmente, per stare al passo ed iniziare a farsi notare.

‘Hymn For The Leftovers’ ha una durata piuttosto estesa per essere un EP, arrivando quasi alla soglia dei trenta minuti, e non può e non deve passare inosservato. Le cinque tracce di cui è composto grondano energia, sudore, incazzatura, voci ruvide come carta vetrata e intermezzi melodici che creano un ottimo contrasto con tutto il resto. “Honestly” ci accoglie con due minuti di intro in cui ci sono urla e nulla più, e già questo può essere un punto a favore oppure a sfavore dell’EP, a seconda dell’ascoltatore: la prima sensazione che si prova è una sorta di impazienza ed irrequietezza, anche se probabilmente era proprio questo lo scopo dei Wojtek, che ci piaccia o meno. Emergono richiami a Neurosis e compagnia bella e questo già è un doppio pollice su.

L’EP, come dicevo poco fa, non merita di passare inosservato perché i nostri cinque riescono bene in quello che fanno. L’unica pecca, però, è che ‘Hymn For The Leftovers’ si mantiene tutto il tempo all’interno di una sorta di comfort zone da cui i Wojtek, ancora non hanno osato uscire: ciò è comprensibile se consideriamo che si tratta di una band giovane, però il consiglio che mi sento di dare è di fare il salto un po’ più lungo della gamba e tirare fuori tutto il potenziale presente, perché ad esserci c’è e lo si evince in particolar modo dal brano finale, “Empty Veins”, le cui melodie sono riuscite a catturarmi fino agli ultimi secondi.

Wojtek, avete le capacità: usatele tutte.

Elisa Mucciarelli

TrackList

  1. Honestly
  2. Curse
  3. Crawling
  4. Striving
  5. Empty Veins

 

  • Anno: 2020
  • Etichetta: Violence In The Veins, Teschio Records, Shove Records
  • Genere: Sludge/Post Rock

 

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