SOUL S CHAINS – Vis Ira Maeror

Ultima fatica per la band emiliana Soul S Chains, ‘Vis Ira Maeror‘, terzo full lenght con la quale la band ci propone un metal estremo dai tratti barocco e gotici, album ispirato dal “Dracula di Bram Stoker” e da “Castlevania”.

L’ascolto ha inizio con l’intro “Adventum Nequitas”, la voce narrante , ci accompagnerà nell’ascolto tessendo la trama del concept album, “Preludio alla Dannazione”, mostra subito come la band tragga ispirazione dai britannici Cradle of Filth, non lasciatevi ingannare dai tratti sinfonici, sono legnate sui denti a suon di doppio pedale e powerchord. Più atmosferica “Risveglio nella Morte” mostra un lato orchestrale, e cori lirici, che ben si sposano alle sonorità estreme.

“Vis Ira Maeror” tempi cadenzati e ritmati, garantiranno headbanging selvaggio a suon di tonalità barocche, ben interpretata la teatralità dietro il concept album, la trama prosegue e attrae, senza stancare. In “Lilia” canti in pulito si alternano al growl, in un perfetto connubio, impreziosito dalle sonorità gotiche. A questo punto si apre il capitolo Vento di guerra, suddiviso in tre parti “Parte I: L’uomo è il demone”, “Parte II: Piegato dalla Furia” e “Parte III: Fino alla Fine”, furiosa la prima, mentre nella seconda la componente narrante fa da faro per gran parte del brano, mentre la terza risulta più riflessiva e atmosferica.

In “L’insidia di Damien” riprende la componente atmosferica che si miscela bene a ritmi cadenzati e d’impatto, mentre “Liberaci dal Male” è un intermezzo melodico con voce in pulito. Le danze si chiudono con “Speranza una Perfetta Menzogna” che chiude la trama del concept album, e con “Outro” strumentale.

Analizzando l’album nel suo intero si nota un lavoro magistrale dal punto di vista compositivo, nonché nella formulazione della trama del concept album. Per godersi a pieno questo album è necessaria concentrazione, tranquillità e possibilmente un po’ di atmosfera.

Salvo DÖKK Mule’