Ci eravamo lasciati nel 2016 con il primo Ep ‘Jumping On The Head‘, roccioso antipasto di puro heavy metal, e ci ritroviamo nel 2020 con la seconda uscita sulla lunga distanza (mi son perso l’esordio) per i piemontesi Wolfsinger.

Nel frattempo la band guidata dalla cantante Raffaelle ‘Singer’ Santini si è distinta in innumerevoli prove live, sia da headliner che da guest, in diversi festival.

Aggiustata la formazione con l’ingresso della corista e performer Marta Pipitone, che sarà protagonista dei futuri live, che si preannunciano dalla scoppiettante scenografia, covid-19 permettendo, purtroppo.

Through The Window‘ è composto da 10 pezzi che mantengono la matrice di classic heavy metal portata avanti fino ad ora dai Wolfsinger, ma c’è anche qualche accenno più speed/thrash come nell’apertura di ‘Buried Alive‘, dove a un testo improntato sulla paura della claustrofobia e di rimanere sepolti vivi si contrappone una ritmica serrata dominata dal fragore del basso di Haron ‘Wolf’ Zorzi vecchia conoscenza del metal piemontese e non solo. Sulla stessa falsariga, con più cura dei cori, ‘Headphones‘ storia di un chitarrista che sogna di diventare una star, di fare della musiaca il suo lavoro. Interessante il fraseggio chitarristico a metà brano, opera di Dave Mantovan, che dà un momento di respiro alle bordate heavy/thrash del brano stesso.

La sentita ‘Balance‘ mette in evidenza la voce di Marta che insieme a Raffaella crea un marchio assai distinguibile da altre proposte in circolazione. Distruzione del pianeta in primo piano tra starlci melodici e altri in puro spirito speed metal. Ottima song!

The Revenge Of Wolwes‘ sono oltre 6 minuti di strumentale simil epico, che oltre ad evidenziare le doti dei musicisti, ottima la batteria di Cristiano ‘Gillo’ Gillone, vede anche la partecipazione come seconda chitarra di Nicolas Pandolfi (lo ritroveremo anche in ‘No Tears For You‘) figlio della singer e talentuoso chitarrista.

E’ il momento della title track, toccante dialogo immaginario tra una madre e un figlio perso, portato via dall’oscurità del web. Un arpeggio introduce una voce suadente che prelude a una ballata molto toccante nella quale Raffaella dimostra la sua assoluta bravura, incisiv’ nella loro melodia malinconica i riff di chitarra che solo nella parte centrale salgono di tono. Non lasciamoci trasportare troppo dalla melodia perchè arriva l’oscuro heavy metal ottantiano di ‘The Pyre Of Lust‘, tra steghe, diavoli e fiamme si districano note puramente metalliche in un’orgia di suoni potenti e viscerali.

Evil Gambler‘ parte con basso e batteria che battono duro accompagnando il parlato della cantante, seguito dal ritmo incalzante della chitarra per poi imporsi con tonalità thrasheggianti mentre le nostre due protagoniste dialogano più che cantare nell’eterna sfida tra giocatore e croupier. Mi piace sottolineare come i Wolfsinger non si fermino al compitino stabilito, ma come un giocatore d’azzardo cerchino anche di sfidare altre tematiche, specialmente nel modo di affrontare la canzone in modo recitato più che cantato. Interessante.

Con ‘Mantis‘ si affronta il tema della vita che nel momento in cui ti sembra averla a tua disposizione, sottomessa e devota ti si può girare contro.. La musica è molto eighties, heavy metal, sentito e dal buon tiro. Elogia ai bikers e alla vita di strada sopra un roboante motore, questa è ‘Iron Horse‘ già primo estratto come singolo e tellurica song, equilibrata e coesa in tutti i suoi 5 minuti, forse la migliore del cd, non fosse altro che per i cori ottimamenti strutturati.

Si arriva al finale e lo si fa con la struggente ballad ‘No Tears For You (In Memory Of My Father)‘, dedicata da Raffaella al padre e al rapporto che aveva con lui. Intima, malinconica, piena di affetto, dolore e gioia, consapevolezza di quello che era e di quello che non è potuto essere il loro rapporto. Poco altro da aggiungere, toccante come una ballad deve essere e profonda come non sempre è. Complimenti.

Se devo trovare una pecca a ‘Through The Window‘ è la mancanza di un brano trascinante, di quelli ruffani che a volte fanno salire le quotazioni di un album che altrimenti rischia di rimanere anonimo. Spero non sia questo il caso perchè so quanta passione, quanto tempo prezioso dedicano i ragazzi nel comporre le loro canzoni e quanto di questo vada nelle loro performance live, nell’organizzare il Metal Queen’s Burning Nights Festival ecc. Consiglio di ascoltarlo più e più volte per coglierne ogni minima sfumatura, lo meritano.

 

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

  1. Buried Alive
  2. Headphones
  3. Balance
  4. The Revenge Of Wolves
  5. Through The Window (Deep Blue)
  6. The Pyre Of Lust
  7. Evil Gambler
  8. Mantis
  9. Iron Horse
  10. No Tears Of You (In Memory Of My Father)

 

  • Anno: 2019
  • Etichetta: Masd Records
  • Genere: Heavy Metal

 

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