Anno domini 1995: il death metal è più morto che vivo. Ironia della sorte? Forse. Il genere aveva ormai già visto raggiungere il picco massimo e, soprattutto, le sonorità provenienti dalla Svezia avevano avvertito un forte calo di flusso creativo. Tutto questo sotto gli occhi dei meno attenti e avvezzi alla vita dell’underground, che ha portato, fino ad oggi, fiero e alto il vessillo del metallo della morte.
In un mondo nel quale ognuno può dire la sua, in un sottobosco sempre più saturo, i Siege, dal 2011, sono tra quelle pochissime band che hanno continuato imperterrite a difendere a spada tratta il proprio stile, rinnovandosi in piccoli particolari e ribadendo senza sosta la propria identità: Death Metal.
Si presentano a noi con questa promo (demo?) di due brani, taglienti e diretti, come solo gente che sguazza da una vita nel fango sanguinolento sa fare. Le pelli di Angel rivendicano le primissime origini punk di ogni ragazzino che, a metà anni ’80, scelse di parteggiare per le nuove sonorità death e sorreggono tutto con un groove che ricorda le monolitiche sonorità svedesi dei bei tempi che furono.
Le chitarre di Rob viaggiano dagli Entombed ai Grave fino a strizzare l’occhio a melodie che richiamano all’orecchio i Maiden più recenti e agli At The Gates. Menzione particolare per la prova vocale dell’ axe-man Rob a dir poco rocciosa, con uno stampo sonoro che richiama al più scarno ed essenziale hardcore: più attento alle ritmiche dense piuttosto che agli escamotage melodici.
Con lo scorrere del nuovo millennio è bellissimo notare come, dopo decine di anni e di influenze reciproche, queste formazioni siano ancora fedeli e attivissime partecipanti in questo crocevia della morte.
Non possiamo far altro che attenderli al varco del nuovo full, sicuri che la bandiera del death metal non verrà ammainata.
Consigliatissimi.
Dissected (G.Patella)
TrackList
- Not enough
- Voices
- Anno: 2020
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Death Metal
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